Stop al dialogo e ostruzionismo su tutto. Il Movimento 5 stelle cerca di riprendersi la scena e la nuova linea (o meglio quella delle origini) è l’opposizione ad ogni provvedimento e disegno di legge in Aula e fuori. La strategia è stata discussa in assemblea nei giorni scorsi, e nonostante solo prima dell’estate l’idea fosse quella di cercare mediazioni e compromessi seduti al tavolo, ora la maggioranza appoggia il cambio di passo. Decreto stadi e Sblocca Italia sono solo le prime battaglie annunciate. A Montecitorio i deputati hanno preso la parola uno ad uno per rettificarne il resoconto del processo verbale di mercoledì 8 ottobre. Una mossa però che comporta ritardi anche su altri provvedimenti: all’ordine del giorno è prevista la discussione sulle linee generali del disegno di legge delega sulla riforma del Codice della strada e del testo base sul conflitto di interessi. Questo ha scatenato le polemiche degli altri partiti di minoranza: “Diciamo no al cretinismo parlamentare”, ha detto il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà Arturo Scotti, “di chi usa l’ostruzionismo parlamentare per la propria visibilità”. Tra i deputati di M5S e quelli di Sel c’è stato un vivace scambio di battute sul fatto che il prolungarsi dell’esame del verbale fa slittare l’inizio dell’esame del provvedimento sul conflitto di interessi. Alfonso Bonafede di M5S ha annunciato che il suo gruppo avrebbe parlato e chiesto la votazione su tutti i circa 100 propri odg, anche su quelli su cui il governo ha espresso parere favorevole. “Qui si vuole solo perdere tempo”, ha detto Ettore Rosato (Pd). Dai banchi M5s rilanciano: “Vedrete come andranno le cose durante l’esame del decreto Sblocca Italia“.
Ma i 5 Stelle non intendono almeno per il momento cambiare posizione. “Starete in aula giorni e notti intere”, ha scritto su Facebook Alessandro Di Battista, “fino a che non capirete che siete dipendenti dei cittadini e avete l’obbligo di fare gli interessi dei cittadini, non dei boss, dei lobbisti, degli amici degli amici o di chi ha ridotto l’Italia un paese in macerie. Non ci date altre alternative. Ostruzionismo su tutti i provvedimenti. Tutti. Tanto tutto quel che portate in aula sono porcate. Siamo in tanti alla Camera, siamo giovani e abbiamo energia. In un anno e mezzo non ci avete mai considerato e osate dire che siamo noi quelli che dicono ‘no’. Non avete mai valutato una nostra proposta, mai. Le avete sempre bocciate solo perché arrivano da noi. Adesso basta”. Posizione ribadita anche dal deputato Danilo Toninelli: “Il governo sta facendo l’opposto di quello che dovrebbe fare e la maggioranza non rispetta le opposizioni. Basta vedere come si è comportata con i nomi per la Consulta e il Csm“, ha spiegato il deputato Danilo Toninelli, che ha annunciato la linea dura. “Faremo ostruzionismo su tutto. Non c’è più alcuna possibilità di dialogo”.
Nel mirino dei 5 Stelle anche il decreto sblocca Italia che definiscono “uno dei peggiori di questa maggioranza“. In segno di protesta, i deputati M5s hanno presentato un “decreto ombra” che si chiama “Attiva Italia”: “L‘obiettivo del Movimento”, ha spiegato dal deputato Patrizia Terzoni, “è di fare “slittare il più possibile lo Sblocca Italia, perché vogliamo ottenere la diretta streaming della commissione Ambiente per tutte le sedute sul decreto e perché vogliamo lo stralcio di alcuni articoli”. Proprio giovedì 8 ottobre l’VIII commissione di Montecitorio ha chiesto l’arrivo in aula del decreto il 20 ottobre.