Uno striscione con uno sfondo giallo e la scritta #occupypalco. Tre attivisti sono saliti sul palco di Italia 5 Stelle al Circo Massimo e ha chiesto “più trasparenza” e risposte “a domande che stanno creando dubbi e domande all’interno del Movimento”.
Massimo Bugani, consigliere comunale M5S di Bologna e speaker ufficiale della manifestazione, dopo averli visti tra la folla sotto il palco centrale ha deciso di chiamarli al microfono per sentire le loro ragioni. “Gli attivisti”, hanno esordito, “che si allontanano dal Movimento iniziano a gettare letame contro di noi, noi invece ringraziamo Beppe e Casaleggio, ma abbiamo raccolto varie critiche ed è questo il momento di fare chiarezza”. Punto primo “c’è un problema di trasparenza sul voto online”, ma soprattutto “lo staff di Milano nessuno lo conosce. Forse sarebbe il caso di presentarlo in questa occasione”.
Altra questione affrontata durante il breve intervento: l’esclusione del sindaco di Parma Federico Pizzarotti dalla lista degli interventi nella tre giorni grillina. “Pizzarotti è lì, al gazebo di Parma”, ha detto l’attivista, “se volete un confronto è questo il momento di dirlo”. Proprio qualche minuto primo a chiedere uno spazio di parola era stato lo stesso sindaco di Parma con i consiglieri comunali di Torino, Livorno, Rimini e Cesena.. L’incontro auto organizzato è saltato dopo qualche ora di tentennamento. “C’era poco tempo, ci riproveremo”, si sono giustificati.
Il ragazzo sul palco ha poi continuato chiedendo informazioni sullo staff: “A volte non si capisce chi decide, c’è bisogno di più trasparenza. Lo staff di Milano ad esempio: possibile che nessuno voglia conoscerlo?”. Parole che però hanno scatenato qualche fischio tra la folla. Qualcuno ha gridato: “Ora basta”.
L’attivista poi ha chiesto perché sul palco non ci fosse stato spazio per i consiglieri di Roma e Lazio. “Va bene”, li ha interrotti il presentatore della kermesse riprendendo il microfono, “ora lo spazio che avete chiesto lo avete ottenuto, ora c’è da rispettare la scaletta degli interventi. Noi nella scaletta non figuravamo, ma il nostro spazio ce lo siamo preso”.