“Cancellerei il termine ‘espulsioni‘ e ‘dissidente’. Faccio un appello al segretario perché il confronto non degeneri in una logica disciplinare“. Così Gianni Cuperlo, deputato Pd, commenta l’escalation dei toni all’interno del partito, a margine di un incontro organizzato da ‘SinistraDem Firenze‘, a Campi Bisenzio. In merito al Jobs Act, afferma che non esistendo ancora la “delega orale” un’eventuale modifica dell’articolo 18 (mai menzionato nel testo della delega) sarebbe una vera e propria “violazione costituzionale“. Poi ribadisce l’impegno al fine di evitare il voto di fiducia alla Camera, anche se afferma che se fosse stato in Senato avrebbe votato sì, perché “se tu non voti la fiducia stai dicendo che il governo deve cadere”. Annuncia che scenderà in piazza con i sindacati, il 25 ottobre: “Quando migliaia di lavoratori manifestano la sinistra ha il dovere di ascoltarli”. Mentre sull’ultima dichiarazione del premier Matteo Renzi: “Sento Landini tutti i giorni”, il deputato Pd replica: “Forse c’è un problema sul tasto dell’audio” di Max Brod