La scuola dell'infanzia Colonnetta a Montesilvano (Pescara) ha sede in un'abitazione in affitto al prezzo di 1500 euro al mese. Le famiglie: "Aspettiamo da mesi. Dopo le polemiche il Comune ha fatto un sopralluogo, ma poi non abbiamo più saputo nulla"
I bambini della scuola dell’infanzia “Colonnetta” dell’Istituto comprensivo statale Ignazio Silone, a Montesilvano (in provincia di Pescara), giocano e si preparano allo studio futuro dentro un garage. L’asilo che ospita 70 piccoli alunni, altro non è che un’abitazione a piano terra con autorimessa. E l’aula si trova proprio in quest’ultimo spazio. A denunciare la situazione di disagio, sempre uguale da 25 anni, è stato un gruppo di genitori prima che iniziasse l’anno scolastico: “La saracinesca del garage”, denunciano, “è stata rivestita con una parete di cartongesso che lascia esposta l’aula al freddo invernale. Il solaio è attraversato da più di un’infiltrazione”. Le finestre sono senza grate di sicurezza e gli spigoli non hanno protezione. Le pareti sono scrostate e l’area esterna dove i piccoli giocano è gravemente danneggiata: la rete di recinzione è rovinata in più parti e il piazzale è pieno di buche.
Il Comune per avere a disposizione la struttura paga ai proprietari dello stabile 1500 euro di affitto al mese: erano 1700 fino a poco tempo fa. “Abbiamo aspettato tre anni”, spiega a ilfattoquotidiano.it Alessio Pisciella, padre di una bambina che frequenta l’asilo, “ma non è successo nulla. Le maestre all’inizio si sono lamentate, ma poi ogni volta che veniva il momento di fare qualcosa di più si sono tirate indietro. Adesso, dopo le nostre rimostranze, l’ufficio tecnico del Comune ha fatto un primo passo; o meglio ha fatto un sopralluogo. Ma è finita lì e nessun lavoro ha avuto ancora inizio”. Una storia paradossale che parte da lontano. “È una situazione conosciuta da più di vent’anni a Montesilvano. Possibile che nessuno se ne sia mai interessato? Mai una tinteggiatura, una messa in sicurezza. Eppure il Comune paga l’affitto a un privato. A tutto c’è un limite, ma non riusciamo a pensare ad altre soluzioni. Se li togliamo da lì, i bambini, dove li mettiamo?”.
L’assessore comunale alla Pubblica istruzione assicura che l’amministrazione pubblica si sta muovendo: “Stiamo cercando di trovare delle soluzioni per i bambini. La questione mi sta a cuore – afferma l’assessore Maria Rosaria Parlione a ilfattoquotidiano.it – e stiamo pensando a come intervenire. Si potrebbero ad esempio fare dei lavori per mettere a posto la scuola, ma sarebbero interventi comunque parziali. Quella non è una scuola, ma è una abitazione privata in affitto. In questo caso, dovremmo cercare di metterci d’accordo con il proprietario, perché alcuni interventi toccano a lui”. E al Comune cosa spetterebbe? “Per esempio la tinteggiatura, che avevamo già programmato per le feste di Natale, possibilmente dopo l’approvazione del bilancio. Il resto compete al proprietario dell’immobile”. Ma se non troverete un compromesso che ne sarà dei settanta bambini? “L’alternativa è trovare degli spazi, dei locali sostitutivi e più dignitosi nel circondario, adattabili a scuole. Stiamo vagliando delle possibilità”, conclude Parlione. Ultima ipotesi, quella di costruire una scuola nuova in futuro. “Se il governo Renzi ci darà la possibilità di realizzare nuovi plessi scolastici, noi siamo già pronti”.