Polemica rovente tra Andrea Scanzi e l’europarlamentare del Pd, Simona Bonafè, durante il talk show di approfondimento “Piazzapulita”, su La7. Il tema dello scontro verte sulla situazione attuale del M5S, sul quale il giornalista de Il Fatto Quotidiano osserva: “Il movimento è ancora dipendente da Grillo, è ancora troppo presto per fare quello che spera Pizzarotti”. E fa una disamina sulle tre tematiche principali che riguardano il M5S: l’identità di unica alternativa al renzismo e di opposizione al governo, le proposte avanzate dal movimento e puntualmente respinte in Parlamento, il problema della leadership e dell’eredità di Grillo. Scanzi poi puntualizza: “La tematica della democrazia interna diventa importante quando si parla del M5S, ma è un po’ più edulcorata quando si tratta del Pd. Se il M5S espelle, ad esempio, il consigliere regionale Defranceschi, allora Grillo e Casaleggio sono considerati dittatori. A me però preoccupa anche quello che sta accadendo all’interno del Pd, come l’ennesimo ricorso alla fiducia per il Jobs Act. Tre senatori del Pd non hanno votato. Vi sembra normale che il premier” – continua – “e alcuni parlamentari come Giachetti utilizzino frasi come a dire ‘colpiamone tre per educare gli altri 400’? Se Casaleggio è Goebbels, io vorrei sapere cosa è il Pd che ha questo atteggiamento nei confronti dei dissidenti”. Formigli osserva che la critica mossa a Grillo sta nel fatto che le decisioni del M5S non sono sottoposte alla base, come il referendum consultivo sull’abolizione dell’euro. Scanzi ribatte: “Anche l’abolizione dell’art. 18 non è stato deciso dagli elettori del Pd”. Simona Bonafè insorge: “Noi ci siamo confrontati nella direzione sia sulle riforme istituzionali, sia sull’art. 18. Poi è emersa la posizione maggioritaria e quella dobbiamo tradurre in atti concreti. Noi abbiamo sempre considerato la discussione fra di noi un valore aggiunto, cosa che mi sembri che manchi nel M5S. E non abbiamo espulso nessuno, anzi abbiamo chiesto di ripensarci al senatore Tocci che si è dimesso. Nel M5S mandano a casa la gente, noi no”. E aggiunge: “All’interno del nostro partito c’è una democrazia che decide addirittura la leadership. Cosa che non c’è nel M5S, dove c’è una leadership padronale, alla Berlusconi”. “Da voi viene direttamente Berlusconi”, replica Scanzi, che invita l’eurodeputata a “non dire troppe sciocchezze” di Gisella Ruccia
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