Cultura

Giovanni Reale, morto il filosofo di Platone e delle “dottrine non scritte” degli antichi

Professore emerito alla Cattolica e al San Raffaele, fu uno studioso di fama internazionale. Scrisse insieme a Dario Antiseri un noto manuale di filosofia per i licei. Le sue opere sono tradotte in tredici lingue. Reinterpretò la filosofia antica mentre la civiltà greca passava dall’oralità alla scrittura

di RQuotidiano

E’ morto il filosofo Giovanni Reale, uno dei maggiori interpreti del pensiero antico. Si è spento ad 83 anni nella sua casa di Luino, in provincia di Varese. Reale era uno studioso di Platone di fama internazionale e autore, insieme a Dario Antiseri, di un noto manuale di filosofia per i licei edito da La Scuola. Reale era professore emerito dell’Università Cattolica di Milano, dove è stato a lungo ordinario di storia della filosofia antica. Nello stesso ateneo lombardo aveva fondato il Centro di Ricerche di Metafisica, luogo in cui formava i suoi allievi. Dal 2005 era passato a insegnare alla nuova facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano presso la quale aveva avviato il Centro Internazionale di Ricerche su Platone e sulle radici platoniche del pensiero e della civiltà occidentale. Nato a Candia Lomellina (Pavia) il 15 aprile 1931, Reale ha frequentato il liceo classico a Casale Monferrato per poi formarsi presso l’Università Cattolica di Milano, dove si è laureato con Francesco Olgiati. Successivamente ha perfezionato i suoi studi nelle Università di Marburgo e Monaco di Baviera. Dopo un periodo di insegnamento nei licei, ha vinto la cattedra presso l’Università di Parma, dove ha tenuto i corsi di filosofia morale e di storia della filosofia. All’Università Cattolica ha svolto un prestigioso magistero di storia della filosofia antica. Reale sostenne che la cifra spirituale che caratterizza il pensiero occidentale sia costituita dalla filosofia creata dai greci. Importando in Italia gli studi della scuola platonica di Tubinga, Reale ha messo in crisi l’interpretazione romantica di Platone e ha voluto rivalutare il senso e la portata delle cosiddette “dottrine non scritte”, ossia gli insegnamenti che Platone ha tenuto solo oralmente all’interno dell’Accademia. Secondo Reale, in questo senso, Platone risulterebbe essere il testimone e l’interprete più geniale di quel peculiare momento della .

Fondamentali, inoltre, gli studi di Reale sui filosofi presocratici, Socrate, Aristotele, Seneca, Plotino. Suo il coordinamento per la redazione della monumentale “Storia della filosofia greca e romana” (Bompiani 2004) in dieci volumi, la traduzione completa dell’opera platonica e i quattordici volumi, curati insieme ad Antiseri, di “Storia della filosofia dalle origini ad oggi”. Le sue opere sono tradotte in tredici lingue. Scriveva regolarmente per la Domenica del Sole 24 Ore. Oltre al campo specifico della filosofia antica e tardo-antica, Reale si è occupato a vario titolo anche della storia della filosofia generale: oltre al manuale per i licei “Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi” e nella direzione delle collane filosofiche “Classici della Filosofia” e “Testi a fronte” della Bompiani. Nel 2006 ha pubblicato per Bompiani il poderoso volume “I presocratici”, da lui presentato come la “prima traduzione integrale” della versione tedesca del Diels-Krans. Tra i saggi pubblicati da Reale si ricordano: “Il concetto di filosofia prima e l’unità della Metafisica di Aristotele” (1961); “Storia della filosofia antica” in cinque volumi (1975); “Per una nuova interpretazione di Platone” (1991); “Saggezza antica” (1996); “Eros demone mediatore” (1997); “Platone. Alla ricerca della sapienza segreta” (1997); “Corpo, anima e salute” (1998); “Socrate. Alla scoperta della sapienza umana” (1999); “Il pensiero antico” (2001). 

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