“Dare soldi alle imprese per aumentare il lavoro non è la risposta che serve ora all’Italia. E’ troppo rigorosa la sfida lanciata agli enti locali, su cui gravano 4 miliardi di euro, visto che nel frattempo la manovra gli sta anche riducendo gli stanziamenti. L’arma in più da utilizzare sono lo sgravio dell’Irap per le piccole e le medie imprese e il reddito di cittadinanza che costa dai 12 ai 19 miliardi di euro“. Così Barbara Lezzi, senatrice del M5S, commenta dagli studi del FattoTv, insieme a Salvatore Cannavò (il Fatto Quotidiano), la legge di Stabilità varata ieri. Si tratta del provvedimento di 36 miliardi di euro che definisce la cornice di finanza pubblica nel 2015 e che si è posto l’obiettivo ambizioso di rilanciare l’occupazione attraverso un inedito pacchetto di sgravi fiscali e contributivi sul lavoro. Ma i numeri che compongono la manovra non convincono la Lezzi che dice: “I 18 miliardi di tasse in meno non saranno equamente ridistribuiti e renderanno sempre più insostenibile il debito pubblico. Tute le coperture di Renzi sono fasulle”. E sulla spaccutura che c’è stata tra il governo e le Regioni (“La manovra così è insostenibile a meno di non incidere sulla spesa sanitaria o compensare con nuove entrate” ha detto questa mattina il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino), Lezzi spiega: “Bisogna intervenire sulle fasce di sprechi e non concentrarsi solo sugli enti locali”
Economia & Lobby
Lezzi (M5S): “Sgravio Irap è aiuto solo per grandi imprese. Serve reddito cittadinanza”
“Dare soldi alle imprese per aumentare il lavoro non è la risposta che serve ora all’Italia. E’ troppo rigorosa la sfida lanciata agli enti locali, su cui gravano 4 miliardi di euro, visto che nel frattempo la manovra gli sta anche riducendo gli stanziamenti. L’arma in più da utilizzare sono lo sgravio dell’Irap per le piccole e le medie imprese e il reddito di cittadinanza che costa dai 12 ai 19 miliardi di euro“. Così Barbara Lezzi, senatrice del M5S, commenta dagli studi del FattoTv, insieme a Salvatore Cannavò (il Fatto Quotidiano), la legge di Stabilità varata ieri. Si tratta del provvedimento di 36 miliardi di euro che definisce la cornice di finanza pubblica nel 2015 e che si è posto l’obiettivo ambizioso di rilanciare l’occupazione attraverso un inedito pacchetto di sgravi fiscali e contributivi sul lavoro. Ma i numeri che compongono la manovra non convincono la Lezzi che dice: “I 18 miliardi di tasse in meno non saranno equamente ridistribuiti e renderanno sempre più insostenibile il debito pubblico. Tute le coperture di Renzi sono fasulle”. E sulla spaccutura che c’è stata tra il governo e le Regioni (“La manovra così è insostenibile a meno di non incidere sulla spesa sanitaria o compensare con nuove entrate” ha detto questa mattina il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino), Lezzi spiega: “Bisogna intervenire sulle fasce di sprechi e non concentrarsi solo sugli enti locali”
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