Editoriale di Michele Santoro, che apre la nuova puntata di Servizio Pubblico sulle note di “Per colpa di chi” di Zucchero. “Ma che fai, Beppe? Ti metti a cantare ‘Per colpa di chi’?’ Per te chiunque ti critichi è un merda” – esordisce il giornalista, rimproverando al leader del M5S la reazione rabbiosa avuta nei confronti dei giornalisti e delle contestazioni di alcuni volontari contro di lui a Genova. E aggiunge: “Se Renzi avesse risposto alla lettera che gli imprenditori gli hanno mandato, avrebbe fatto un figurone. Ma la tragedia ci sarebbe stata comunque. A Genova c’è una rappresentanza dei tuoi parlamentari che devono dimostrare che tu non sei come gli altri. Tu vuoi abolire completamente l’Irap, ma purtroppo per te e l’Irap finanzia la sanità”. Poi osserva: “Ci saranno tagli alla spesa per 15 miliardi. Perché? Per il lavoro, naturalmente e per la crescita. Il lieto fine di questo è che a Marchionne il lavoro costerà meno, quindi venderà più Fiat. Ma chi le comprerà queste Fiat? E’ un ragionamento da peste rossa questo qui? No, è da uomini di finanza. Oggi lo spread si è rimesso a correre verso l’alto e la Borsa è scesa a picco”. Santoro rincara, menzionando il referendum sull’euro invocato da Grillo e chiedendo: “Beppe, uscire dall’euro, ma per andare dove? Io non voglio chiederti di spalare il fango, perché non ti contesterei mai di spenderti per la tua città. Ma in questa situazione come la usi la tua forza? Io domattina i 2000 euro li vado a versare, ma non voglio niente in cambio. Devi venire qui a rispondere alle domande”