Cronaca

Crisi, quelli di Giro Mobili: “Così arrediamo le case a chi non se lo può permettere”

Prendi un magazzino pieno di mobili, un furgone e un gruppo di giovani volontari. Ed ecco Giro Mobili, associazione operante nella provincia di Como che si propone di fare da “ponte” tra chi deve sbarazzarsi di un letto, un cassettone, un frigorifero, e chi invece ne ha bisogno ma non può permetterselo. Durante la settimana, i ragazzi raccolgono le disponibilità di quanti vogliono disfarsi di un mobile e, solo se è in buone condizioni, passano a ritirarlo per portarlo nel loro “quartier generale”, un magazzino di Senna Comasco. Da qui, ogni sabato mattina, parte il giro: si caricano gli oggetti su un furgone e si consegnano a quanti ne hanno fatto richiesta nei giorni precedenti. Spesso si tratta di persone in gravi difficoltà economiche, prostitute, immigrati. Ma gli italiani non mancano. L’associazione, in cerca di nuovi spazi e di nuovi volontari, si fa conoscere più che altro attraverso il passaparola, ma anche per mezzo del blog giromobili.blogspot.it. Il servizio è completamente gratuito, anche se i ragazzi non disdegnano un’offerta libera per rientrare, almeno in parte, dalle spese per l’attività. Spesso, spiegano i giovani, gli utenti li ringraziano offrendo “pranzi luculiani”. “Abbiamo mangiato boliviano, senegalese, marocchino – racconta la volontaria Elisabetta Zanfrini – Diciamo che abbiamo provato tutte le cucine”. Anche perché, come aggiunge il presidente Giacomo Vazzana, il mobile a volte “diventa una scusa, un passaggio per conoscerci” di Stefano De Agostini