“Quando si perdono le elezioni non ci si può attenere scrupolosamente al programma”. Dopo la direzione del Pd in cui si è discusso la ‘forma partito’, il presidente dem Matteo Orfini risponde alle critiche di Stefano Fassina che non condivide la linea del Pd sui temi del lavoro perché differenti, a suo parere, dai programmi elettorali: “Non era nostra intenzione fare un governo di larghe intese con Berlusconi, ma Fassina è stato anche viceministro dell’Economia di quell’esecutivo. L’argomentazione ‘non era nel programma’ è quindi difficilmente utilizzabile”. Sulla partecipazione di alcuni dissidenti dem alla manifestazione dei sindacati disertando la Leopolda: “Non capisco come si possa votare in un certo modo dal lunedì al venerdì e poi andare in piazza con chi manifesta contro il governo”. Elezioni in vista? “Lo escludo – conclude Orfini – condivido da proporzionalista la linea di Renzi che sposta il premio di maggioranza dalla coalizione alla lista”. Dello stesso avviso la senatrice Rosa Maria Di Giorgi: “I piccoli partiti esercitano un potere di veto, credo che si più utile stare nei grandi partiti” di Annalisa Ausilio