Il nuovo sistema operativo iOS 8.1 per i dispositivi mobili Apple è disponibile da ieri. In Italia, complice il fuso orario, la maggior parte degli aggiornamenti sono però stati fatti oggi. Cosa cambia con il nuovo sistema? Dipende dalle prospettive. Per chi usa semplicemente un iPhone/iPad, i cambiamenti sono minimi. Oltre alla soluzione di qualche bug, come quelli relativi alla gestione delle reti Wi-Fi e alla connessione dei sistemi vivavoce Bluetooth, l’aggiornamento porta qualche piccola modifica al sistema di controllo. Nella sezione foto, per esempio, torna la vecchia organizzazione di iOS 7 (e precedenti) con la presenza del “rullino”. Le immagini possono essere inoltre caricate nella versione Beta della Libreria foto di iCloud.
Le vere novità sono riservate a chi ha più di un dispositivo Apple. Come annunciato settimana scorsa, infatti, iOS 8.1 inaugura l’era della continuity nell’utilizzo dell’ecosistema Mac. Insomma: chi usa il nuovo sistema mobile (e magari ha anche un Mac con OS X Yosemite) si trova catapultato in un mondo basato sulla cloud in cui i suoi dati sono disponibili da qualsiasi dispositivo in qualsiasi momento, senza soluzione di continuità. È ora possibile mandare un sms da Mac o iPad utilizzando il numero dell’iPhone, oppure sfruttare lo stesso sistema per ricevere e fare telefonate. Anche AirDrop, il sistema di condivisione tramite WI-Fi, consente ora il dialogo tra Yosemite e iOS per trasferire i file in maniera estremamente rapida. L’unica controindicazione, dopo qualche ora di prova, è che può risultare difficile capire dove sia il file originale e quante copie ce ne siano sui vari dispositivi.
Sotto un profilo strategico, però, il passaggio più importante è quello relativo all’e-commerce. Il nuovo iOS 8.1 segna infatti l’esordio di Apple Pay, il sistema di pagamento “rapido” su cui l’azienda americana punta tantissimo. Apple Pay consente sia di fare acquisti in negozi “fisici” usando la tecnologia NFC, sia di comprare prodotti e servizi all’interno delle app usando la semplice impronta digitale attraverso il pulsante Touch ID al posto della password. Il primo aspetto è sicuramente quello più suggestivo, ma per il momento è utilizzabile solo negli Stati Uniti. Il secondo, invece, è stato un po’ sottostimato dai commentatori, ma rappresenta uno di quegli strumenti che potrebbero dare un’ulteriore spinta al commercio elettronico su piattaforma mobile. Con la semplificazione della procedura, affiancata dall’elevato livello di sicurezza di un sistema basato sulla scansione delle impronte digitali, l’azienda di Tim Cook si aspetta di assistere a un netto incremento delle transazioni sulla “sua” piattaforma. Le app già compatibili con il nuovo sistema di pagamento comprendono già servizi molto diffusi come Airbnb, Uber e Groupon. Non è un caso che Apple, dopo aver chiuso un quarto trimestre 2014 con cifre da record (42 miliardi di dollari di fatturato e 8,5 miliardi di utile) abbia annunciato che le previsioni per il primo trimestre del 2015 puntano a un incremento “monstre” che dovrebbe portare il fatturato a una cifra oscillante tra i 63,5 e i 66,5 miliardi di dollari, superiore di 9 miliardi allo stesso periodo del 2014.