Tra le proposte di questa nona edizione ce ne sono non poche ad essere in programma per l’uscita nei cinema. Tre di questi titoli, profondamente diversi, sono il grandioso documentario di Wenders ‘Il Sale della Terra’, il raffinato dramma di ‘Last Summer’ e la commedia amara di Risi ‘ Tre Tocchi’
Questa volta Wim Wenders è riuscito a superare la sua arte abbracciando quella di Sebastião Salgado trasformandola in un meta-documentario impreziosito dalla co-regia di Juliano Ribeiro Salgado (il figlio). La linea biografica del fotografo brasiliano e un tutt’uno con il suo lavoro monumentale sull’uomo e il suo mondo: sale e terra del titolo per il regista tedesco, The Salt of the Earth (al cinema dal 23/10) per gli spettatori del globo che sgraneranno gli occhi guardandolo.
Rinko Kikuchi è invece una madre che passa quattro giorni in barca con il figlioletto prima di separarsene per un lungo periodo. Last Summer lascia lo spettatore a crogiolarsi tra le lussuose architetture nautiche della Wally Esence (43m di yacht velico da sogno), offrendo una sceneggiatura criptica focalizzata sull’incomunicabilità tesa e silente esercitata dall’equipaggio intorno alla donna e al piccolo e meraviglioso esordiente Ken Brady. Vero artefice della situazione l’ex-marito miliardario e assente. Il non detto è talmente tanto che può destabilizzare in un mal di mare da grande schermo, o, lasciandosi andare ai flutti dell’anima, rapire per la straordinaria sintesi narrativa, estetica e geometrica tra l’emotività repressa dei personaggi, il mare di Otranto e l’imbarcazione lussuosa. È talmente vivido che può rasentare anche la noia insieme a sensazioni che costellano la vita in momenti spiacevoli. Ma questo è il lavoro sporco del dramma che autori e regista impongono con classe e senza risparmiare allo spettatore la dorata pillola del bello di cui si nutre tutta l’opera. Film italiano dal Festival di Roma (uscita il 30/10), prezioso e cosmopolita anche nella crew: spiccano Milena Canonero ai costumi, e alla produzione con Elda Ferri; per la sceneggiatura anche Banana Yoshimoto e l’autore di graphic novel Igort; e il regista Leonardo Guerra Seràgnoli.
A sedici anni dall’Ultimo Capodanno Marco Risi torna con un film corale dalla struttura espansa su un’intera Roma. Con Haber, Fiorello e compagnia bella davvero c’era la corsa al botto