“Per la legge di stabilità deve trovare 4 miliardi, pensa di farcela?”, chiede Giovanni Minoli (Mix – Radio24) a Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, “stiamo provando a fare emergere una parte di sommerso che non si traccia, soprattutto con un lavoro di analisi, non solo incrociando le banche dati, ma cercando di capire il fenomeno che ci sta sotto e poi muoversi con serenità ed efficacia”. “Un condono? Lo escludo, anche perché la Commissione Europea ci ha già detto che farebbe partire un’infrazione”. “L’obiettivo del 2015 per l’agenzia delle Entrate – afferma la dirigente -, secondo la convenzione che abbiamo con il MEF (ministero del Tesoro), è sui 15miliardi di euro (circa 13 miliardi di euro nel 2014)”. Alla domanda se si riuscirà a far pagare una delle tasse più evase, il canone Rai, la Orlandi risponde: “E’ regolata da una legge del 1938 ed è così astrusa che consente molti poteri, inoltre sotto i duemila euro con la riscossione coattiva non possiamo fare nulla”. “In Svizzera si calcola ci siano 70 miliardi in fuga dal fisco italiano, dopo gli accordi che sono stati fatti, di questi 70 miliardi di cui si parla quanti potrebbero essere recuperati?” chiede Minoli, “ancora la firma con la convenzione non c’è, ma alla Camera è stata approvata per recuperarne una gran parte. Con questa legge – continua – il cittadino che deve rimpatriare i soldi deve venire da noi e dopo un riscontro puntuale gli faremo pagare le tasse e le sanzioni ma norma depenalizza, che è una delle preoccupazioni che hanno. Da un punto di vista di capitale – conclude – potremmo recuperare diversi miliardi e probabilmente anche di imposte parecchia roba” di Gianfo Franchi