Siamo tornati all’evergreen. Il motivo buono in tutte le stagioni, quello orecchiabile ai più e godibile nella sua monotematicità. No euro e no clandestino. Insomma, tutto questo sforzo per clonare un vecchio cavallo di battaglia della Lega, credo sia un poco deludente.
La morte delle ideologie ne lascia in piedi una sola: quella del piccolo mondo antico dove rifugiarsi nei momenti bui della storia, dimensione adolescenziale in cui la cameretta diventa mondo pregno di simbologie care agli intelletti in formazione. Il movimento oscilla, fluttua, idealizza, teorizza ma poi crolla sulle solite piccine vigliaccherie della politica: una è sicuramente quella di orientarsi a seconda delle convenienze politiche facendo coincidere il proprio programma con i temi che sembrano maggiormente remunerativi.
Immagino Grillo, con ramoscello rabdomantico, camminare sul ventre molle del paese per cogliere assonanze e dissonanze e decidere linea e futuro politico.
Renzi se la ride e ne ha ben donde: ha di fronte un uomo solo al comando circondato da ripetitori umani che pappagallano quello che ha appena detto. Una sinistra che è ferma a Stalingrado e la cui idea, più originale e recente, investe la convinzione che perdere ancora per venti anni rappresenti la migliore soluzione per il proletariato che si pensa di rappresentare, e una destra d’affari che, stante la situazione del paese, non può che affidarsi a lui per sperare di farne ancora, di affari.
Ci si consola nell’illusione che di una opposizione del genere se ne era persa la memoria come se risollevasse, le sorti di un paese, l’esagitazione di Di Battista e la ripetizione dei compiti di Di Maio. E paiono convinti anche, e nella loro convinzione stentano a rendersene conto, che l’ambizioso programma di governo” solitario y final “ promesso dai 5 stelle ha maggiori possibilità di essere realizzato a Firenze piuttosto che a Genova.
E quindi gli italici confini torneranno di moda a proteggere merci ed essere umani. Si affastellano, nella memoria, gli stupefacenti programmi che avrebbero dovuto fare di Parma un laboratorio sociale con moneta coniata in loco secondo le intuizioni geniali del Beppone economista. Il quale, nottetempo, ha spento il faro dell’Argentina che per qualche mese aveva illuminato la strada, quale concreta alternativa alla catastrofe europea. Si delinea un presente fatto di maghi che sappiano riconoscere il profugo dal clandestino.
Faccia uno sforzo il movimento. Ha caricato il polacco euro picchiatore. Salvini, anche nelle fattezze appare molto più gentile. Unitevi a lui: da irrilevanti potreste passare a inutili, facendo fare al movimento, un bel passo in avanti.