Prove su strada

Opel Corsa 2014, la prova del Fatto.it – La quinta serie cambia dove serve

Dimensioni e proporzioni invariate, stile in linea con la più piccola Adam. Ma pesanti modifiche dove più era necessario, dopo otto anni sul mercato: silenziosità, qualità degli interni e comportamento su strada. Con l'ultima serie, la Corsa monta anche un nuovo tre cilindri 1.000 turbo che, su strada, si è rivelato una bella sorpresa

La Opel ha fatto di necessità virtù, progettando la quinta serie della sua Corsa: non avendo a disposizione una piattaforma nuova, ha deciso di riutilizzare parte della vecchia architettura della scocca, come si nota bene dalla forma (invariata) del montante posteriore. Così non sono cambiate né le dimensioni né le proporzioni apprezzate dai quasi tre milioni di clienti dell’ultima generazione: del resto la vecchia Corsa, nata da un progetto congiunto con la Fiat Punto, continua ancora dopo otto anni a essere la quinta auto più venduta in Europa. Ma la casa tedesca ha messo mano allo stile, modificando tutti i pannelli mobili della carrozzeria (porte, portellone, cofano motore), i paraurti, i parafanghi e i gruppi ottici. E poi è intervenuta dove ce n’era più bisogno, cioè nella qualità degli interni, ridisegnando completamente la plancia, e nel comportamento stradale, cambiando le sospensioni e la geometria dello sterzo. E infine ha predisposto una nuova gamma di motori, tutti Euro 6.

Guardandola dall’esterno, il cambiamento più evidente è quello del frontale: la bocca e i fari sono stati disegnati sul modello di quelli della piccola Adam. “Questa è la nuova evoluzione della griglia Opel, più larga e più bassa”, ha spiegato Friedhelm Engler, direttore dell’Advanced design Opel, durante la presentazione stampa a Francoforte. “Ai lati, i nuovi gruppi ottici, che sono un ottimo esempio di come design e ingegneria si possono integrare. Quando il segno luminoso rende riconoscibile il modello anche al buio, allora s’è fatto un buon lavoro”. All’interno, il salto di qualità è evidente: plancia piatta che dà l’impressione di allargare l’abitacolo, un grande schermo touch da 7” e materiali di buona comodità. “Tutto quello che si vede dentro, o è morbido, o è verniciato”, ha spiegato ancora Engler.

Su strada, la nuova Corsa si potrebbe definire con una sola parola: solida. Dà questa impressione lo sterzo, piacevolmente pesante alle alte velocità, così come l’assetto, forse un po’ rigido nella versione Sport dell’esemplare provato, ma molto stabile. Una bella sorpresa anche il nuovo tre cilindri turbo 1.0 Ecotec da 115 CV, silenzioso, divertente e sempre pronto, anche ai bassi giri. Regala alla Corsa una bella fluidità di marcia grazie anche al riuscito abbinamento col cambio manuale a sei rapporti: non è quasi mai necessario “tirare” le marce, con benefici non solo per le orecchie, ma anche per il portafogli. Secondo i dati di omologazione rilasciati dal costruttore, con quest’unità l’auto dovrebbe consumare 4,3 litri di benzina ogni 100 km.

Sulla Corsa, insomma, si viaggia bene, anche grazie ad alcune opzioni non comuni sulle auto di questo segmento (e di cui per ora non si conoscono i prezzi), come i fari bixeno, la telecamera di retromarcia, l’aiuto al parcheggio, e altre che si apprezzeranno di più in pieno inverno, per esempio i sedili e il volante riscaldabili in pochi secondi e il parabrezza con resistenza integrata nel vetro per un rapido scongelamento. Disturba un po’, però, che non sia disponibile fra le opzioni un sistema di navigazione vero e proprio: la Opel reputa che sia sufficiente l’ultima generazione del sistema IntelliLink, che utilizza la potenza di calcolo dello smartphone, è compatibile con i sistemi operativi Android e Apple iOs, e costa 300 euro, compreso lo schermo touch da 7”, più 50 per l’applicazione con le mappe dell’Europa. Noi l’abbiamo trovato un po’ confusionario nelle indicazioni, soprattutto quelle grafiche, e piuttosto lento. Tutto sommato, meglio un navigatore portatile.

Opel Corsa – la scheda

Che cos’è: è la quinta generazione della piccola Opel, il secondo modello più venduto in Europa dal marchio, dopo l’Astra
Che cosa cambia rispetto alla serie precedente: le dimensioni rimangono pressoché invariate, visto che l’ossatura della scocca è la stessa. Nuove le sospensioni, la gamma motori (ora composta unicamente di Euro 6) e gli interni, meglio rifiniti. La nuova generazione è più matura nel comportamento su strada e ha una dotazione più ricca
Principali concorrenti: Volkswagen Polo, Ford Fiesta, Renault Clio, Peugeot 208
Dimensioni: lunghezza 4,02 metri, larghezza 1,75, altezza 1,48, passo 2,51
Massa: da 1.163 kg
Varianti di carrozzeria: a tre e cinque porte
Motori a benzina: tre cilindri 1.0 Ecotec turbo a iniezione diretta da 90 e 115 CV; quattro cilindri aspirati 1.2 da 70 CV e 1.4 da 90 CV. Tutti Euro 6. Più avanti arriverà anche la versione bifuel benzina-Gpl 1.4 Ecoflex 90 CV
Motori diesel: 1.3 CDTI da 75 e 95 CV, entrambi Euro 6
Cambi: manuale a cinque marce (col 1.2, 1.4 e 1.3 CDTI), a sei marce (col 1.0) o manuale robotizzato (col 1.4 90 CV)
La versione che consuma meno: la 1.3 CDTI da 90 CV con Start & Stop, omologata per consumi di 3,3 litri/100 km
Piace: il nuovo motore 1.0 è fluido e silenzioso; interni ben fatti; il comportamento su strada è rassicurante
Non convince: non è un modello completamente nuovo; il sistema di navigazione basato sull’app dello smartphone – l’unico disponibile – è lento e non sempre dà indicazioni chiare
Produzione: Saragozza (Spagna) e Eisenach (Germania)
Prezzi: da 12.100 a 18.600 euro
In vendita: da fine ottobre, prime consegne a gennaio