“Abbiamo deciso di abbandonare il tentativo di record del nord Atlantico”. La decisione arriva nella serata di ieri a bordo di Maserati, il record di traversata atlantica da NewYork a Lizard Point è sfumato definitivamente.
“Purtroppo il fronte freddo che stavamo inseguendo fin dalla partenza ha improvvisamente accelerato, ci ha superato e noi, malgrado gli sforzi e l’impegno, siamo stati inglobati da una zona con poco vento. Abbiamo provato per qualche ora a navigare con questo nord ovest, ma abbiamo presto capito che non ce l’avremmo fatta. Ce lo confermano tutti i modelli meteo scaricati e le simulazioni fatte. Siamo ovviamente dispiaciuti, non è andata come speravamo, ma in mare non siamo noi a comandare. Siamo però tutti sereni, perché consapevoli che ce la siamo giocata al massimo, senza risparmiarci mai e in alcun modo. Queste ultime miglia sono state le più entusiasmanti, Maserati ha superato sé stessa e mi ha stupito per l’affidabilità strutturale e per le performance formidabili. Ringrazio tutto l’equipaggio (Guido Broggi, Boris Herrmann, Corrado Rossignoli, Jianghe Tiger Teng, Oliver Herrera Perez, Andrea Fantini, Michele Sighel, Sam Goodchild, Alberto Sonino) per la tenacia, la voglia e la competenza dimostrate. Siamo convinti che questa fantastica impresa sia alla nostra portata e chi lo sa quando ma un giorno ci riproveremo.”
Maserati era partita da New York il 17 ottobre alle ore 00:27:20 Gmt e avrebbe dovuto percorrere le 2880 miglia fino a Lizard Point, estrema punta occidentale dell’Inghilterra, in meno di 6 giorni, 17 ore, 52 minuti e 39 secondi, record che appartiene al maxy yacht di 140 piedi Mari Cha IV.
“Alla partenza da New York sapevamo che questa finestra meteo aveva dei rischi e dei passaggi difficili, il primo dopo appena 12 ore: un passaggio con poco vento che ci è costato caro. La seconda incognita era la reale velocità di questo fronte freddo; le previsioni lo davano dietro di noi e più lento, invece ci ha superati. Il terzo punto critico sarebbe stato l’arrivo, probabilmente con poco vento. Insomma, non la finestra ideale che abbiamo sempre sognato con ventostabile e grandi sistemi facilmente prevedibili, ma l’occasione migliore per partire da giugno ad oggi in un anno che dal punto di vista meteorologico è stato sicuramente anomalo. Ora dobbiamo pensare al futuro e per preparare il prossimo anno abbiamo bisogno di fare due mesi di seria manutenzione in Italia.
Per questo stiamo facendo rotta prima sulle Azzorre dove faremo cambusa e gasolio e poi su Gibilterra e La Spezia.
Dopo quasi due anni e 70.000 miglia in giro per il mondo torniamo nel Golfo dei Poeti, il posto migliore per prenderci cura di Maserati“.