Una lunga lista di precedenti, con una serie di condanne per aggressione, rapina, doga, reati legati alle armi e altri reati. Michael Zehaf-Bibeau, l’uomo che ha aperto a Ottawa al Memoriale nazionale di guerra canadese uccidendo il soldato Nathan Cirillo che era di guardia, si era recentemente convertito all’Islam e aveva 32 anni. Era già stato inserito dalle autorità canadesi nella lista nera dei “viaggiatori ad alto rischio” e gli era stato ritirato il passaporto.
Nato nel 1982 in Quebec, era figlio di un uomo d’affari di origine libica, Bulgasem Zehaf, e Susan Bibeau, funzionaria dell’ufficio immigrati e rifugiati. La coppia ha divorziato 15 anni fa e Michael si sarebbe avvicinato all’Islam solo recentemente, dopo aver collezionato una lunga serie di precedenti penali: dal 2001 era stato incriminato 11 volte, per reati dal furto, al possesso di droga e armi illegali. Secondo quanto riporta il Globe and Mail, Zehaf-Bibeau sarebbe andato in Libia prima di ritornare in Canada e trasferirsi nell’ovest del paese dove lavorava come minatore.
Incriminato 11 volte per furto, droga e possesso di armi. Un amico: “Credo fosse malato di mente”
Il giornale non precisa quando sarebbe avvenuto questo viaggio, ma racconta che il padre Bulgasem, che è stato titolare del cafè Tripoli a Montreal tra il 1994 e il 2002, sarebbe andato a combattere con i ribelli libici nel 2011. E cita la testimonianza di un amico che racconta come sei settimane fa Zehaf-Bibeau, incontrato in una moschea di Vancouver gli aveva detto che “voleva tornare in Libia per studiare” l’Islam e l’arabo. Ma, aveva assicurato all’amico, “non aveva nient’altro in mente”. L’amico, Dave Bathurst, afferma che il 32enne non sembrava avere inclinazioni violente, ma a volte mostrava un comportamento strano, inquietante. “Una volta stavamo chiacchierando in cucina e non so come mi disse che il diavolo lo inseguiva”, racconta Bathurst, ricordando come l’amico spesso parlava della presenza di Shaytan, la parola araba per Satana, nel mondo. “Credo che fosse malato di mente“, ha aggiunto.
I precedenti penali – Documenti giudiziari ottenuti dall’emittente Cbc News indicano infatti che Zehaf-Bibeau era stato condannato in passato in Quebec a 60 giorni di reclusione per possesso di stupefacenti (nel 2004). Mentre più di recente, nel 2011, aveva scontato un altro giorno di prigione, questa volta in British Columbia, per minacce durante una rapina a Vancouver. Secondo documenti di un tribunale del Quebec risalenti al 2004, Zehaf-Bibeau viveva all’epoca a Montreal, dove abita tuttora sua madre che è dipendente del governo federale. Sempre secondo la Cbc News, l’uomo è cresciuto a Laval, a nord di Montreal. I media canadesi confermano inoltre che i servizi segreti gli avevano confiscato a luglio il passaporto, considerandolo dopo la conversione “un viaggiatore ad alto rischio”.
L’uomo è stato freddato da una guardia, Kevin Vickers, all’interno del Parlamento, a pochi metri dalle aule dove in quel momento i deputati del Partito conservatore del premier Stephen Harper e dell’opposizione stavano discutendo come far fronte alla crescente minaccia del terrorismo nel Paese.