“Non mi chiamate razzista”. Claudio Gambino, sindaco Pd di Borgaro Torinese, cittadina da 15mila abitanti nell’hinterland del capoluogo piemontese, ha annunciato che chiederà l’istituzione di una linea separata di bus per i residenti del campo nomadi alle porte del comune. Il motivo? “Una ragazza di 13 anni è stata aggredita da due ragazze rom mentre andava a scuola”, spiega il sindaco. Per i residenti del campo, la possibilità di un mezzo di trasporto separato è solo l’ennesimo segno dell’apartheid in cui vivono. “Se succede qualcosa è sempre colpa dello zingaro”, si sfoga un giovane rom che cita un recente caso di cronaca: l’allarme scattato per il presunto rapimento di una bambina e le accuse che erano subito cadute su due nomadi. “La piccola non era stata rapita -c ontinua il ragazzo – il padre si era inventato tutto. Noi ci siamo integrati nella società italiana, ma continuano a non accettarci” di Cosimo Caridi