Il mediometraggio diretto da Claudio Di Biagio e sceneggiato da Luca Vecchi (anche interprete di Groucho), presentato al Wired Next Fest nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma, è ispirato al celebre personaggio di Tiziano Sclavi
Mai sottovalutare il potere dei fan: bisogna essere fan di Dylan Dog, per pensare di portarlo su schermo senza ricavare un euro, e bisogna essere fan per sponsorizzare la realizzazione di un’opera video come Vittima degli eventi. Ma attenzione a chiamarlo “fan movie”. Il mediometraggio diretto da Claudio Di Biagio e sceneggiato da Luca Vecchi (anche interprete di Groucho), presentato al Wired Next Fest nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma, per poi proseguire il tour in varie città, è ispirato al celebre personaggio di Tiziano Sclavi. Una bella sfida, visti i poco brillanti risultati delle trasposizioni cinematografiche degli ultimi anni, anche hollywoodiane.
Dal 2 novembre poi, sarà distribuito a cura di The Jackal, sul loro canale YouTube. Perché funziona un po’ così: i talenti tra di loro si riconoscono e collaborano. La casa di produzione napoletana infatti sarà il modo migliore per farlo arrivare a più utenti possibile: è atteso a ore il lancio del nuovo episodio di Gli effetti di Gomorra sulla gente (con cui il canale ha raggiunto il picco di 5 milioni di visualizzazioni), ultimo di una lunga serie di successi (The Parker, Lost in Google, Gay ingenui).
La parte “fan” sta nel finanziamento – con due diverse campagne su Indiegogo sono stati raggiunti i 35 mila euro per la realizzazione, donati dal pubblico che voleva fortemente il progetto – e nella passione di chi l’ha reso film, con un lungo lavoro di studio e di preparazione: “La sensazione di essere ammiratori stava nell’emozione di vedere ricreati gli studi del personaggio che tutti amiamo, le atmosfere e i profumi – racconta Claudio Di Biagio – ma non si tratta di un ‘fan movie’. “Questo è un film vero”. Lo ribadisce anche Valerio Di Benedetto, che vesti i panni di questo Dylan Dog contemporaneo, in equilibrio tra le caratteristiche dello storico personaggio e il necessario adattamento alla contemporaneità. “Abbiamo adattato la storia a un diverso medium e lo abbiamo contestualizzato in tempi e luoghi reali per lo spettatore”, spiega il regista.
Di Benedetto è interprete di un altro film a basso costo di estremo successo, Spaghetti story (“Esperto di no-budget”, scherza): “Sono due pellicole diversissime, che però nascono dalla stessa esigenza, dallo stesso movimento che c’è in Italia, e che spero sia il punto di ripartenza anche per il cinema, vista la mancanza di fondi”. Quel movimento di persone che “fanno le cose con estrema professionalità, in ogni comparto” e che, vuoi o non vuoi, si annusano e si riconoscono. Di Benedetto usciva dal set di Freaks!, il cui regista era Claudio Di Biagio, e fu proprio lui a notare la somiglianza con l’Indagatore dell’Incubo. “Ci lasciammo con uno scambio di battute, ma quando vidi una foto di Vecchi nei panni di Groucho, uno dei suoi cavalli di battaglia – racconta l’attore – Gli mandai subito la foto, e dopo un po’ ci siamo incontrati per Vittima degli eventi”. Lo scambio e la discussione tra chi ha finanziato e chi ha reso possibile il film sono stati costanti, anche per le rifiniture finali, e ogni donatore avrà la sua ricompensa (come crowdfunding vuole). A tal proposito, una delle cose più richieste è un booklet con inediti e parti di sceneggiatura commentate da Di Biagio e Vecchi.
Alla pellicola, che sarà proiettata gratuitamente, hanno preso parte anche (sempre gratuitamente) Milena Vukotic nei panni di Madame Trelkovski e Alessandro Haber (il mitico ispettore Bloch che nei fumetti Bonelli va in pensione proprio in questi giorni) e Massimo Bonetti, interprete di Hamlin. La direzione della fotografia è di Matteo Bruno, il montaggio di Giovanni Santonocito. Alle musiche Helio Di Nardo e Francesco Catitti (il brano dei titoli coda invece è dei Velvet). Color, sound design e missaggio audio della Frame by Frame, effetti visivi di Luca della Grotta. La pellicola lascia spazio a un’ipotetica serialità (d’altronde, lo staff ne è esperto), ma a casa Bonelli l’hanno visto? “Il film intero no, ma quello che hanno visto finora gli è piaciuto – dice Di Biagio – sono molto curiosi”.
Dal Fatto Quotidiano del 24 ottobre 2014
Modificato da redazione web alle 16.30