Troppo ottimismo e analisi poco indipendenti. Dalla Corte dei conti francese arrivano nuove critiche alle linee ad alta velocità e pure alla Tav Torino-Lione. Giovedì mattina i magistrati contabili hanno reso noto un rapporto sulle infrastrutture ferroviarie e, come già fatto in passato, hanno ricordato i dubbi sul rapporto tra costo e utilità della contestatissima linea tra Italia e Francia. Tutto ciò succede a una settimana dalle dichiarazioni del primo ministro francese, il socialista Manuel Valls: “Questo progetto è senza dubbio indispensabile dal punto di vista economico”, aveva detto mercoledì scorso a Chambery, durante una visita alla sede della società Lyon-Turin Ferroviaire (Ltf), incaricata dei lavori transfrontalieri.
I magistrati, nel loro rapporto, notano come la costruzione di linee ad alta velocità spesso sia poco redditizia anche per via di alcune stime troppo ottimistiche sul traffico. Eppure dal 2008 in Francia l’uso dei Tgv (treni ad alta velocità) è in stagnazione per l’aumento dei costi e per la diminuzione dei clienti, che preferiscono altri trasporti più economici. Quest’andamento ha messo in difficoltà lo Stato e le società pubbliche, la Sncf (l’equivalente di Trenitalia, che gestisce il servizio) e Rff (che gestisce le reti, come Rfi, società con cui compone Ltf). La rendita socio-economica “troppo debole” delle linee ad alta velocità è “manifesta” sulla Torino-Lione, ricordano i magistrati nel rapporto, citando il loro lavoro del 2012.
I magistrati notano come la costruzione di linee simili spesso sia poco redditizia anche per via di stime troppo ottimistiche sul traffico
Come già avvenuto per la linea transfrontaliera i magistrati raccomandano alle autorità statali di non esagerare con le cifre ottimistiche e di sottoporre le analisi finanziari a organismi indipendenti. Il motivo è presto spiegato: lo Stato francese sovrastima il traffico e le entrate per far sì che Rff possa investire più soldi possibili. “Ecco perché queste ipotesi e, più in generale, il calcolo dei contributi di Rff per ogni progetto di alta velocità dovrebbero essere oggetto di una contro-analisi veramente indipendente dal ministero dei Trasporti e da Rff allo scopo di informare l’insieme delle parti interessate alla validità della valutazione finanziaria del progetto. Questo è quello che la Corte aveva già raccomandato per il collegamento Lione-Torino”.
Contro la linea Torino-Lione anche la diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione
Un altro problema riguarda la diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione. Secondo lo “Schema nazionale delle infrastrutture dei trasporti”, presentato nel 2011, i progetti complessivi della Francia valevano 245 miliardi di euro, di cui 13 miliardi erano destinati a Ltf per il tratto italo-francese. “Le fonti di finanziamento di questi progetti non era identificata”, sottolinea la Corte dei conti riferendosi alla cifra generale: una parte sarebbe stata messa dallo Stato; una parte dall’Agenzia di finanziamento delle infrastrutture dei trasporti (Afitf), il cui budget è diminuito nel 2014 per colpa della sospensione della ecotassa; e un’altra parte dagli enti locali, il cui apporto è stato “valutato in maniera troppo ottimista”. Che dire allora dei fondi europei? Il 14 ottobre scorso l’eurodeputato tedesco dei Verdi Michael Cramer, presidente della commissione trasporti del Parlamento europeo, ha affermato che difficilmente l’Ue potrà stanziare il 40 per cento della Torino-Lione. Cosa ne sarà della seconda fase dei lavori della linea? Il quotidiano di Lione “Le Progrès” riporta una sottigliezza: la Corte, in un passaggio del documento, ricorda che il “rapporto Mobilité 21” ha già detto no alla seconda fase della Torino-Lione e della linea Reno-Rodano. La decisione però non può essere presa da loro, ma dai politici.
Ambiente & Veleni
Tav, Corte conti francese denuncia troppo ottimismo e analisi non indipendenti
I magistrati contabili d'Oltralpe hanno reso noto un rapporto sulle infrastrutture ferroviarie che sconfessa quanto detto la scorsa settimana dal primo ministro Valls. Sotto accusa il rapporto tra costo e benefici
Troppo ottimismo e analisi poco indipendenti. Dalla Corte dei conti francese arrivano nuove critiche alle linee ad alta velocità e pure alla Tav Torino-Lione. Giovedì mattina i magistrati contabili hanno reso noto un rapporto sulle infrastrutture ferroviarie e, come già fatto in passato, hanno ricordato i dubbi sul rapporto tra costo e utilità della contestatissima linea tra Italia e Francia. Tutto ciò succede a una settimana dalle dichiarazioni del primo ministro francese, il socialista Manuel Valls: “Questo progetto è senza dubbio indispensabile dal punto di vista economico”, aveva detto mercoledì scorso a Chambery, durante una visita alla sede della società Lyon-Turin Ferroviaire (Ltf), incaricata dei lavori transfrontalieri.
I magistrati, nel loro rapporto, notano come la costruzione di linee ad alta velocità spesso sia poco redditizia anche per via di alcune stime troppo ottimistiche sul traffico. Eppure dal 2008 in Francia l’uso dei Tgv (treni ad alta velocità) è in stagnazione per l’aumento dei costi e per la diminuzione dei clienti, che preferiscono altri trasporti più economici. Quest’andamento ha messo in difficoltà lo Stato e le società pubbliche, la Sncf (l’equivalente di Trenitalia, che gestisce il servizio) e Rff (che gestisce le reti, come Rfi, società con cui compone Ltf). La rendita socio-economica “troppo debole” delle linee ad alta velocità è “manifesta” sulla Torino-Lione, ricordano i magistrati nel rapporto, citando il loro lavoro del 2012.
Come già avvenuto per la linea transfrontaliera i magistrati raccomandano alle autorità statali di non esagerare con le cifre ottimistiche e di sottoporre le analisi finanziari a organismi indipendenti. Il motivo è presto spiegato: lo Stato francese sovrastima il traffico e le entrate per far sì che Rff possa investire più soldi possibili. “Ecco perché queste ipotesi e, più in generale, il calcolo dei contributi di Rff per ogni progetto di alta velocità dovrebbero essere oggetto di una contro-analisi veramente indipendente dal ministero dei Trasporti e da Rff allo scopo di informare l’insieme delle parti interessate alla validità della valutazione finanziaria del progetto. Questo è quello che la Corte aveva già raccomandato per il collegamento Lione-Torino”.
Un altro problema riguarda la diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione. Secondo lo “Schema nazionale delle infrastrutture dei trasporti”, presentato nel 2011, i progetti complessivi della Francia valevano 245 miliardi di euro, di cui 13 miliardi erano destinati a Ltf per il tratto italo-francese. “Le fonti di finanziamento di questi progetti non era identificata”, sottolinea la Corte dei conti riferendosi alla cifra generale: una parte sarebbe stata messa dallo Stato; una parte dall’Agenzia di finanziamento delle infrastrutture dei trasporti (Afitf), il cui budget è diminuito nel 2014 per colpa della sospensione della ecotassa; e un’altra parte dagli enti locali, il cui apporto è stato “valutato in maniera troppo ottimista”. Che dire allora dei fondi europei? Il 14 ottobre scorso l’eurodeputato tedesco dei Verdi Michael Cramer, presidente della commissione trasporti del Parlamento europeo, ha affermato che difficilmente l’Ue potrà stanziare il 40 per cento della Torino-Lione. Cosa ne sarà della seconda fase dei lavori della linea? Il quotidiano di Lione “Le Progrès” riporta una sottigliezza: la Corte, in un passaggio del documento, ricorda che il “rapporto Mobilité 21” ha già detto no alla seconda fase della Torino-Lione e della linea Reno-Rodano. La decisione però non può essere presa da loro, ma dai politici.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.