I ragazzi di Allegri vincono nonostante una prestazione poco esaltante e caratterizzata da molti errori. Una buona notizia per l'allenatore livornese: si sblocca l'attaccante spagnolo che torna a segnare dopo un'astinenza che durava dal 18 maggio 2014
Nel pomeriggio dello Juventus Stadium, la squadra di Massimiliano Allegri porta a casa tre punti con il minimo sforzo. Se la prestazione non è stata delle migliori, con una squadra troppo spesso imprecisa e molto lenta nel giro palla, il risultato rappresenta una nuova iniezione di fiducia per i bianconeri che, così, scacciano i fantasmi di Atene e permettono ai bianconeri di allungare a 3 punti il vantaggio sulla Roma, bloccata sullo 0-0 dalla Sampdoria nell’anticipo di sabato a Marassi.
Una vittoria che serve da medicina anche per le difficoltà sotto porta di Fernando Llorente. L’attaccante spagnolo non segnava dal 18 maggio 2014 e, dopo l’incornata girata sul secondo palo che al ’64 batte Sorrentino, lancia quel “vamos!” liberatorio che sa tanto di rinascita per il bomber di Pamplona. Niente può un Palermo che, nel primo tempo, mostra buona personalità nello sfruttare le imprecisioni e la lentezza del gioco bianconero, senza indietreggiare e cercando di sfruttare le ripartenze con la vivace coppia d’attacco Dybala-Vazquez. Concentrazione che, però, dura troppo poco per una squadra che vuol conquistare punti in uno Juventus Stadium dove gli uomini di Allegri vincono da 23 partite consecutive in serie A.
L’allenatore livornese ha deciso di dare un giro di riposo a quei calciatori che hanno speso molto nel fitto calendario juventino e che, quindi, avrebbero potuto pagare l’eccessivo carico. Fuori quindi Pogba, Lichtsteiner e anche Morata, unico reduce dalla disfatta di Champions League contro l’Olympiacos ad aver dimostrato vitalità anche nel momento di difficoltà. Nuova fiducia alla “vecchia” coppia Tevez-Llorente che, nonostante le poche emozioni e le scarse occasioni prodotte, non si è fatta attendere. Dopo una mezz’ora molto blanda, durante la quale le uniche piccole emozioni sono arrivate da un paio di colpi di testa di Llorente e due sortite in contropiede di Vazquez e Dybala, al ’31 Pereyra suona la sveglia: palla recuperata durante un giro palla sbagliato del Palermo, palla a Tevez che punta la difesa schierata e serve sulla sinistra Vidal che si sta inserendo; sinistro a incrociare del cileno e vantaggio Juve.
Da qui in poi, gli undici bianconeri scacciano gli incubi Champions e iniziano ad alzare leggermente i ritmi, con un Palermo che subisce il colpo. La squadra di Allegri è padrona del campo, senza però affondare mai veramente dentro la retroguardia rosanero che concede a Tevez e compagni solo cross dal fondo. Ed è proprio da un traversone di Pirlo, al ’64, che arriva il raddoppio di Llorente che chiude la pratica Palermo. I bianconeri accelerano e pensano alla prima fuga in campionato. Ma c’è poco tempo per festeggiare: mercoledì è di nuovo serie A, contro il Genoa fuori casa.