Un centro massaggi cinese su tre offre prestazioni sessuali. Solo contando le ditte individuali, sono 212. Il settore dà lavoro a 1.700 ragazze, circa una su dieci tra quelle che arriva nel nostro paese
Un centro massaggi cinese su tre offre prestazioni sessuali a pagamento, secondo le stime delle associazioni anti tratta di Milano e provincia. Solo contando le ditte individuali, sono 212. Il settore dà lavoro a 1.700 ragazze, circa una su dieci tra quelle che arriva in Italia. Ma ci sono storie che i numeri non dicono. Come il fatto che sia in Italia che in Cina “lo sfruttamento e la tratta sono fenomeni risibili”, spiega Valerio Pedroni, coordinatore dell’associazione anti tratta Segnavia. Senza violenza, non c’è denuncia e il mercato del sesso continua, senza freni, ad allargarsi. Per colpirlo “servirebbero interventi di tipo sanitario per cominciare a parlare con le ragazze. Ma i soldi non ci sono”, aggiunge Pedroni.
La prostituzione è diventata la porta d’accesso al mondo del lavoro per chi emigra: che sia internamente alla Cina, da campagna a città, o da Pechino a Roma. Nonostante il governo condanni il sesso a pagamento, “i grandi alberghi di Hong Kong, Guangzhou, Shanghai e delle altre grandi città cinesi offrono spesso kit con preservativi, salviette umide e una brochure sulle malattie sessualmente trasmissibili”, spiega Daniele Cologna, sinologo cofondatore dell’agenzia Codici. La clientela interessata, può “ordinare” direttamente all’albergo anche un’accompagnatrice, fornita tramite agenzie di escort. “È probabile che un modello simile venga utilizzato anche per Expo, almeno negli hotel dove è forte la presenza cinese”, aggiunge il sinologo.
Martina Bristot, ricercatrice alla Hong Kong University, sta studiando la composizione sociale delle prostitute cinesi. E ha scoperto le “caste” interne al mondo della prostituzione cinese: le prostitute vengono tutte da zone rurali molto povere, dove non tornano. Nel gradino più basso della gerarchia stanno le “mogli collettive”, donne ormai anziane che vivono all’interno dei cantieri edilizi e offrono prestazioni sessuali in cambio di cibo o altri benefici pratici. Appena più in alto, le ragazze che svolgono la professione in sale da tè, parrucchieri, saune, attività che in Cina sono diffuse quanto i nostri bar. Rispetto alle “mogli collettive” sono più giovani: tutte under 30. La prostituzione di lusso è invece offerta in albergo, oppure nei karaoke (paragonabili a locali della “movida” in Cina) da agenzie di escort o “libere professioniste”. Al gradino più alto, tanto che alcuni cinesi le inseriscono al di fuori del novero delle prostitute, “le piccole mogli”, donne con un cliente fisso che paga loro un salario mensile per le prestazioni che riceve.
La prostituzione in Cina ora serve alle donne per arrivare a fine mese. Motivo che le spinge a tacere l’attività extra svolta all’interno del centro massaggi: “Magari all’inizio partono con l’idea di fare tutto in regola, poi si rendono conto che il margine di guadagno dell’attività, di norma molto basso, non è sufficiente a vivere”, commenta Cologna. Un’ipotesi alternativa è che il mercato dei centri massaggio sia appannaggio di poche persone che gestiscono la filiera dall’inizio alla fine. Dal “reclutamento” nei villaggi, fino all’esercizio in uno dei locali di Milano. “Ormai dall’inizio degli anni 2000 per arrivare in Italia con documenti validi i nuovi immigrati cinesi pagano dei connazionali qualche decina di migliaia di euro. E l’immigrazione irregolare è ormai minoritaria”, aggiunge il sinologo. Secondo Cologna è possibile che ci siano donne che pagano pacchetti “all inclusive” per arrivare in Italia regolarmente ma si ritrovano poi a doversi prostituire.
Più che dalla voce delle ragazze, il sottobosco della prostituzione cinese affiora dagli annunci che riempiono la rete e i giornali pubblicati in Italia in cinese. Ci sono forum specializzati che recensiscono i centri, in particolare per il servizio extra. Su centrimassaggihappyending.forumfree.it Wo Xihuan ne recensisce uno: “Oggi sono stato massaggiato da Lisa, 1 ora 40 euro, a dire il vero poco massaggiato e molto impastato…”. E poi, allude ad altro: “Mi chiede se l’arrosto lo preferisco fatto a mano, oppure mangiato, (con 20 o 40 euro in più per la cuoca). Scelgo la libagione da 40 euro, dove tutto viene mangiato con buon appetito, senza avanzare nulla”. Il forum è pieno di post come questi. Per i cinesi, ci sono anche inserzioni a pagamento su giornali distribuiti in Italia in lingua cinese: Europe Chinese News e Europe China News. Un annuncio medio contiene numero di telefono della ragazza, tariffa e indirizzo. Niente di più facile per contattare l’intrattenitrice.