Un maxi sequestro da 33,3 milioni di euro è stato ordinato dal gip del tribunale di Napoli per bloccare i fondi di Pierfrancesco Vago e Francesco Zuccarino, rispettivamente amministratore delegato della Msc Crociere S.A. di Ginevra e presidente di Msc Crociere spa di Napoli. I provvedimenti, richiesti dalla Procura, sono scattati perché a Vago è contestato il reato di omessa dichiarazione dei redditi e a Zuccarino quello di dichiarazione infedele. La cifra stabilita dovrebbe coprire il valore delle imposte che, si presume, siano state evase dai due dirigenti della compagnia di navi da crociera.
Il sequestro colpisce partecipazioni societarie, beni immobili e disponibilità finanziarie e arriva dopo i controlli effettuati nella sede di Msc a Napoli, come spiega il procuratore aggiunto della Repubblica, Fausto Zuccarelli, che hanno accertato la presenza di una “stabile organizzazione occulta della citata Msc Crociere S.A. che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni”. Sotto la lente degli investigatori ci sarebbe l’operazione svolta dalla società napoletana nel 2006, quando l’azienda “ha modificato il proprio oggetto sociale (da tour operator a intermediario dei trasporti) trasferendo l’attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere alla società ginevrina, ma mantenendo le stesse funzioni sino ad allora svolte con riferimento all’organizzazione e vendita di crociere nel territorio italiano”. Continuando a mantenere la solita struttura organizzativa e a operare secondo gli stessi compiti svolti nel 2006, la Msc agiva, secondo un come una vera e propria “sede di direzione, ossia una stabile organizzazione occulta della società svizzera” spiegano i magistrati.
Il sequestro nei confronti di Zuccarini scaturisce da una verifica fiscale della Guardia di Finanza che ha consentito di accertare che la società, allo scopo di ridurre indebitamente i redditi da tassare in Italia, ha sottofatturato le prestazioni di servizio per la società ginevrina Msc Crociere sa, “dalla quale è di fatto controllata in virtù di particolari vincoli contrattuali, benché il suo capitale sociale sia interamente detenuto dalla Marinvest srl, a sua volta controllata al 99,99% da due società dell’Isola di Man”. Gli imponibili delle prestazioni di servizio in esame sono stati rivalutati al “valore normale”, constatando così una maggiore base imponibile che in tutto ammonta, per il periodo dal 2007 al 2012, ad oltre 75 milioni di euro“. Secondo la magistratura a carico della Msc Crociere spa sono stati accertati costi indeducibili, perché non inerenti, per circa 2,6 milioni di euro relativi a un’aliquota di personale stabilmente ed esclusivamente impiegata per curare la contabilità della società svizzera Msc Crociere sa. Le imposte dirette evase da Msc Crociere spa sono in tutto per una somma di 22,6 milioni di euro.