“E’ molto chiaro che mai avrò un incarico in Italia fin quando c’è questo premier, non lo accetterei”. Questa la posizione del finanziere Davide Serra, uno dei principali donatori della Fondazione Open – la “cassaforte” renziana che sostiene economicamente la Leopolda di Firenze – con i suoi 175mila euro versati. Di tutt’altro avviso è un altro finanziatore, Fabrizio Landi (nominato da Renzi nel cda di Finmeccanica), che non vede alcun conflitto d’interessi tra il donare soldi alla fondazione del premier ed essere da lui inserito nelle partecipate statali: “Vedo le due cose assolutamente separate”. In merito all’interrogazione parlamentare presentata da Sel sulla questione, invece, afferma: “Dovrebbero semmai chiedersi se il mio mestiere in Finmeccanica serve o non serve ”  di Max Brod

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