“A volte non ha risposto, altre ha detto che non ricordava“. Così il legale del Comune di Palermo Giovanni Airò Farulla dopo tre ore di deposizione al Quirinale del capo dello Stato Giorgio Napolitano, ascoltato come testimone al processo sulla trattativa fra Stato e mafia. “In merito alla lettera di D’Ambrosio, Napolitano ha detto – spiega Airò Farulla – che lo ha convocato nel suo studio per dargli la risposta”. Che preoccupazioni aveva D’Ambrosio (che scrisse, appunto, una lettera di dimissioni in cui faceva riferimento a “indicibili accordi”, ndr)? “Ha detto di avere avuto un colloquio con l’allora consigliere giuridico, ma ha ritenuto opportuno mantenere la riservatezza come per tutti gli incontri con i suoi collaboratori. La parola ‘trattativa’ – conclude – non è mai stata utilizzata, piuttosto si è parlato di accordi” di Annalisa Ausilio
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione