“L’inchiesta della Procura di Milano sui lavori nell’appalto per la costruzione della Tangenziale Est di Milano non c’entra nulla con l’Expo”. A ribadirlo il commissario unico dell’Esposizione universale Giuseppe Sala a margine di un incontro sul turismo che si è svolto al Museo Madre di Napoli. “Ilda Boccassini ha detto che la Prefettura ha dato la luce verde alle aziende, dopodiché – ammette Sala – bastava un ulteriore verifica e ci saremmo accorti di tutto”. Il Commissario Expo è sicuro poi del rispetto dei tempi per quanto riguarda i lavori in vista dell’evento: “Arriveremo in tempo. Non a maggio ma ad aprile, perché c’è bisogno di un mese per i test. Dei 53 padiglioni paese 46 che stanno già lavorando. Ne abbiamo 7 in ritardo che stiamo cercando di spingere” di Fabio Capasso
Giustizia & Impunità - 29 Ottobre 2014
‘Ndrangheta, Sala: “Inchiesta Tem non c’entra con Expo”
La Playlist Giustizia & Impunità
- 19:30 - **Governo: domani in Cdm addio Fitto, Meloni sente Tajani e Salvini, 'basta beghe, si riparte'**
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - In tarda mattinata, quando la notizia del pranzo al Quirinale tra la premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimbalza, c'è chi teme, nella maggioranza, e chi spera, nell'opposizione, che i 'fuori pista' di Matteo Salvini e Antonio Tajani abbiano provocato una slavina, col rischio concreto che venga giù tutto. Ma a stretto giro di posta fonti di Palazzo Chigi mettono in chiaro che l'incontro -avvenuto ieri e rimasto coperto per 24 ore- "non c'entra assolutamente nulla con le fibrillazioni che ci sono state ieri in Parlamento", era infatti "programmato da almeno una settimana" e "non a sorpresa".
Nel 'menu' "i viaggi internazionali, un excursus sull'Europa dopo l'ok alla Commissione Ue con la nomina di Raffaele Fitto come vice presidente esecutivo e, naturalmente, la manovra". Che poi tra le portate non sia entrato anche lo sgambetto di Fi e il fallo di reazione della Lega -con il governo andato giù per ben due volte- resta difficile crederlo, di fatto però nel 'day after' si rafforza a Palazzo Chigi la volontà, emersa già ieri, di lasciarsi tutto alle spalle e tirare avanti. Meloni, oggi in Sardegna e domani a Bari per gli ultimi accordi di coesione da siglare, avrebbe sentito in giornata sia Salvini che Tajani, per normalizzare e ripartire dopo l'incidente. "Certo, fino al prossimo inciampo...", la convinzione che serpeggiava nei capannelli di deputati e senatori di Fdi questa mattina riuniti a Montecitorio per l'ennesima fumata nera sulla Consulta. A riprova che tra alleati resta una certa diffidenza. Anche oggi è stato disinnescato in extremis un incidente tra Forza Italia e Lega, con il 'paraculetto' affibbiato da Raffaele Nevi al leader leghista.
Domani, viene assicurato, in Cdm non si farà parola sull'accaduto, nessun appello a evitare frizioni -"il messaggio è già passato forte e chiaro", la convinzione- mentre ci sarà spazio per un saluto, "come merita", al ministro uscente Raffaele Fitto, pronto a fare le valigie per Bruxelles. Un addio, quello del ministro salentino, che genera interrogativi e ragionamenti su quale sia il modo migliore per sostituirlo, ma anche innegabili 'appetiti'. "Il mantra è: lasciare ogni cosa al suo posto. E, se proprio necessario, toccare il meno possibile", ribadiscono fonti vicine alla presidente del Consiglio all'Adnkronos. Vale a dire che il superdicastero guidato da Fitto -Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr- "è stato cucito addosso a Raffaele, dunque non avrebbe senso mettere qualcun'altro al suo posto", la convinzione.
L'idea della premier resterebbe dunque quella di tenere l'interim e 'ripartire' il pacchetto di deleghe che fino ad ora Fitto ha gestito in solitaria puntando innanzitutto su Palazzo Chigi, dove la presidente del Consiglio può contare su due sottosegretari come Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, con il primo in funzione di 'regista'. E giocando più avanti la carta di un sottosegretario ad hoc - due i posti venuti meno nel sottogoverno con le dimissioni di Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli - creandone uno agli Affari europei.
"Di nuovi ministri - assicurano le stesse fonti - al momento non se ne parla", e questo nonostante continui a circolare il nome di Elisabetta Belloni, "se poi più avanti cambieranno le cose è chiaro che un ministro di Fdi va sostituito con un ministro che veste la stessa maglia". Vale a dire, nessuna concessione per Fi e Lega, tanto più alla luce degli affondi tra i due alleati.
La convinzione, nonostante tutti sostengano che "per fare un Fitto ce ne vogliono tre", è che si possa reggere la baracca anche senza una nuova nomina. A facilitare le cose il fatto che i dirigenti che attualmente lavorano per il ministro uscente e neo vicepresidente della Commissione Ue, impegnati in prima linea sul Pnrr e sui fondi di coesione, resterebbero al loro posto. Per loro ben poco cambierebbe, se non che, dopo il trasferimento del ministro a Bruxelles, a leggere lo spartito e dirigere l'orchestra sarà di fatto Palazzo Chigi.
- 19:19 - Pavia: Ciocca, 'massima stima sindaco Vigevano, nessuna guerra personale con lui'
Milano, 28 nov. (Adnkronos) - "In merito alla situazione del sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, ci tengo a sottolineare di avere la massima stima nei suoi confronti; che oltre ad essere un ottimo amministratore, è un amico". Lo afferma l'ex europarlamentare leghista Angelo Ciocca, indagato dalla procura di Pavia nell'inchiesta su reati contro la Pubblica amministrazione.
L'ordinanza eseguita stamane dai carabinieri di Pavia riguarda, tra gli altri, il primo cittadino di Vigevano e una consigliera comunale. "L'ipotesi di una 'guerra' personale con Andrea è infondata e a testimoniarlo sono i numerosi eventi pubblici della campagna elettorale europea di qualche mese fa, che ci ha visti uniti in qualsiasi momento sul territorio vigevanese" conclude Ciocca.
- 19:17 - Governo: Boschi, 'Meloni condanna Paese a mediocrità'
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - "Lega e Fi litigano su tutto e Meloni, che si circonda di incapaci per sembrare più brava, non è in grado di gestire la maggioranza. Il risultato? Il Paese è condannato alla mediocrità”. Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi a Metropolis.
"È un governo imbarazzante. La maggioranza, pur avendo i numeri dalla sua parte, non riesce né a far passare le proposte, né a trovare accordi sulle nomine. C’è stallo su tutto, dalla Corte Costituzionale alla presidenza della Rai. È fermo anche un dossier strategico come il Pnrr, con risorse fondamentali per la crescita lasciate allo sbando, perché la presidente del Consiglio ha finito gli amici e i parenti da nominare. Sono degli irresponsabili”, conclude.
- 19:00 - Minori: Pd, 'regolamentare uso social come Australia'
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - “L'Australia ha vietato i social media agli under 16 con una legge votata da tutto il parlamento. Possiamo farlo anche noi. Velocizziamo il ddl bipartisan già incardinato al senato a prima firma Mennuni, Malpezzi e Madia e sottoscritto da altri gruppi parlamentari. E’ arrivato il momento di riconoscere un problema e cominciare ad occuparsene”. Così Simona Malpezzi, vicepresidente della bicamerale infanzia e adolescenza e firmataria della pdl e Marianna Madia, componete della bicamerale e prima firmataria della legge.
- 18:45 - **Pd: agenda Schlein 2025, da sanità a industria ora 'costruire progetto per Paese'**
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - Lo "splendido risultato del Pd", le due regioni riprese alla destra ("siamo passati da 6 a 1, a 4 a 3), le vittorie alle amministrative. Elly Schlein chiude l'anno dicendosi "orgogliosa" degli obiettivi raggiunti. Frutto anche, dice davanti alla Direzione Pd, "dello spirito unitario messo in campo dall'intero gruppo dirigente che ringrazio". Successi non episodici ma, secondo la segretaria, "una tendenza, un rinnovato clima di fiducia e speranza nel Pd, è l'inizio di un nuovo ciclo".
Ora ci sono mesi senza alcun appuntamento elettorale. E in Direzione, la segretaria delinea la sua agenda 2025. "Con un piede nel Paese e uno in Parlamento". Dopo i consensi ottenuti dal Pd, "prima forza dell'opposizione e primo partito in molti luoghi", è il momento di mettere in campo "un progetto per il Paese di alternativa alla destra". Un progetto da costruire con le altre forze di opposizione con "spirito unitario e mai egemonico" ma anche e soprattutto nel Paese. "Dobbiamo continuare il lavoro di ricucitura che sta dando frutti". Con una presenza capillare sui territori e sui luoghi di lavoro: quelli della sanità e dell'industria, innanzitutto. E ancora nelle aree interne. "Facciamo vedere cosa vuol dire essere il partito più radicato del Paese", incalza.
E' una presenza anche fisica, quella che Schlein chiede ai dem: "Chiedo a tutti i territori e iscritti di organizzarsi per incontrare gli operatori, le categorie, ascoltare i cittadini, andare nei luoghi di cura". E lei, da parte sua, sarà domani in piazza con i sindacati a Bologna per lo sciopero generale. Da parte del governo, dice, c'è stata "sordità rispetto alle istanze della Cgil e della Uil, con il rifiuto ad ascoltare le loro ragioni e la forzatura di negare il diritto allo sciopero che è un diritto costituzionale. Piena solidarietà per gli attacchi subiti dalla maggioranza. Domani c'è un grande sciopero di cui condividiamo le ragioni e saremo al loro fianco".
Il rapporto con il Paese, innanzitutto, è quello che Schlein intende consolidare nei prossimi mesi. E accanto a questo proseguire con la linea "testardamente unitaria": "Stiamo seguendo con interesse e rispetto il dibattito interno" alle altre forze di opposizione, dice alludendo alla Costituente M5S. "Noi restiamo testardamente unitari ma senza rinunciare all'iniziativa del Pd, prima forza di opposizione e primo partito in molti luoghi del Paese. Nessuna tentazione egemonica, nessuna presunzione di autosufficenza ma confronto sempre partendo dal merito. Non è un auspicio per il futuro ma un metodo che abbiamo già sperimentato sui territori e in Parlamento".
Nella relazione in Direzione, la segretaria si concentra più sull'azione del Pd che su quella del governo Meloni. Ma non manca di sottolineare lo scontro avvenuto ieri nel centrodestra: "E' evidente che la maggioranza è allo sbando. Sono troppo impegnati a a litigare, a competere nei sondaggi e a piazzare bandierine anziché governare il Paese e i concreti bisogni degli italiani passano in secondo piano". Poi la battagli sull'autonomia e la stoccata sul "fallimento del progetto Albania". Quindi le questioni internazionali, in testa il cessate il fuoco a Gaza, e la "preoccupazione" per la vittoria di Trump "grumo di affarismo, intolleranza e oscurantismo".
E poi il sofferto voto per la Commissione Von der Leyen bis. Rimarca Schlein: "Il voto di ieri dimostra che l'operazione di allargamento a destra dei Popolari di Weber è stato un fallimento. Resta la nostra preoccupazione sul fatto che questa Commissione sia spostata a destra come i governi che siedono al Consiglio europeo. Noi intendiamo misurarla su ogni proposta, vigileremo ogni giorno, non sentiamo questa come la nostra Commissione", sottolinea chiamando l'applauso per il commissario uscente Paolo Gentiloni. Sabato Schlein sarà al congresso del Psoe di Pedro Sanchez, oggi ha visto la vicepremier britannica. Prossimo appuntamento interno dem sarà invece il 14 dicembre con l'assemblea nazionale.
- 18:32 - Gesualdo (Fism): "Contro super batteri noi al lavoro su appropriatezza prescrittiva"
Bari, 28 nov. (Adnkronos Salute) - "Le società medico-scientifiche possono fare molto in tema di antibiotico resistenza, producendo Linee guida di appropriatezza prescrittiva. Dobbiamo suggerire ai nostri professionisti della salute qual è la vera stewardship antibiotica ma possiamo anche fare molto nel campo dell'educazione, quindi formare non solo i professionisti della salute ma anche la popolazione, quindi promuovere awareness, consapevolezza. Abbiamo bisogno anche del cosiddetto approccio integrale, l'approccio One Health, che deve vedere impegnati sul campo i professionisti della salute umana, ambientale e animale”. Così all’Adnkronos Salute Loreto Gesualdo, presidente della Fism, la Federazione delle società medico-scientifiche italiane, durante il panel 'Il ruolo e contributo della comunità scientifica’' nell’ambito del G7 Salute a Bari.
- 18:31 - Pd: colloquio Schlein-Rayner su 'priorità progressisti, Sanità, occupazione e casa'
Roma, 28 nov (Adnkronos) - La segretaria del Pd Elly Schlein ha incontrato oggi nella sede del Nazareno la vice leader e vice primo ministro del Regno unito Angela Rayner. Lo rende noto il Pd.
"Al centro del lungo e cordiale colloquio le priorità per i progressisti con un particolare approfondimento del tema della Sanità, per difendere e migliorare l’accesso al sistema sanitario nazionale, delle politiche per l'occupazione e di quelle per la casa. Insieme alla segretaria era presente anche il responsabile Esteri nella segreteria Pd, Peppe Provenzano", spiegano i dem.