Negli ultimi anni il premier ha più volte cambiato stile. E di recente, come riportato da vari siti, trasmissioni e organi di stampa - tra cui Dagospia, Un giorno da pecora e Il Secolo XIX -, ha sfoggiato il cronografo Audemars Piguet Royal Oak
Ha cominciato con uno Swatch da 40 euro, adesso sfoggia un costoso cronografo Audemars Piguet Royal Oak. A riportare la notizia sul nuovo orologio di Matteo Renzi è Dagospia. Tuttavia il Secolo XIX, già a fine settembre, aveva notato l’oggetto di prestigio, “che non vale meno di 15mila euro”. Una variazione di stile che è stata notata da tanti. Al punto che ‘Un Giorno da Pecora‘ su Radio2 ha interpellato Simone Bruni, direttore della rivista di orologi La Clessidra. L’esperto, pur sottolineando che si tratta di un modello “tra i più imitati”, ha confermato: se è autentico “costerà sui 15mila euro”.
Ma non c’è solo l’orologio. Perché negli ultimi due anni il restyling di Renzi è passato anche da un rinnovo complessivo dell’armadio. Sono lontani, insomma, i tempi in cui alla vecchia stazione fiorentina il premier-segretario indossava camicie a righe button down accompagnate da altrettanto classici pantaloni blu. E il tutto si completava con uno orologio Swatch color viola, che ricordava l’amata Fiorentina, e il cui costo ammontava a soli 40 euro. Erano tempi in cui il segretario Pd urlava ai quattro venti contro gli sprechi della politica e dalla macchina burocratica. E chiedeva la rottamazione di vecchi dirigenti della sinistra italiana, come l’ex premier Massimo D’Alema, il quale, a proposito di stile e di abbigliamento, venne beccato con addosso un paio di scarpe inglese artigianali e cucite a mano, il cui valore si aggirava attorno al milione e mezzo di lire.
Ecco, la rottamazione del Renzi della prima ora imponeva un avvicinamento della buona politica alla gente. Un avvicinamento nelle parole ma anche nei fatti. E in un certo senso vedere un potenziale leader portare un semplice orologio da quaranta euro azzerava la distanza tra lui e i cittadini-elettori. Ma oggi l’ex sindaco di Firenze è l’inquilino di Palazzo Chigi. E probabilmente, come raccontano a ilfattoquotidiano.it, “il livello istituzionale degli incontri da presidente del Consiglio impone un cambio del dress-code”.
In realtà, un insider del renzismo ricorda che “il cambio di stile avvenne già nel 2012 quando sfidò Pier Luigi Bersani alle primarie. In quell’occasione – continua la fonte – i consiglieri, soprattutto Giorgio Gori, gli imposero di rinnovare il guardaroba. E in suo soccorso arrivò lo stilista fiorentino Ermanno Scervino con una serie di abiti sartoriali, adatti al ruolo a cui si candidava”. Dai vestiti agli orologi il passo è stato breve e obbligato. Fonti del Pd vicine al premier raccontano a ilfattoquotidiano.it che il Royal Oak sfoggiato alla Leopolda di qualche giorno fa sarebbe addirittura un regalo della delegazione russa che il premier-segretario ha incontrato a Milano il 16 e 17 ottobre in occasione del vertice Asem. Date che, però, non corrispondono a quanto rivelato dal Secolo XIX, secondo cui il premier indossava l’orologio già a fine settembre, di ritorno dal suo viaggio negli Stati Uniti.
Un regalo? Può darsi. Del resto il rapporto tra politica o orologi ha diversi precedenti. Basta pensare a Silvio Berlusconi che, nella lunga carriera da premier, regalò Piaget semplici di acciaio ai parlamentari, un Frank Muller in oro da 10 mila dollari a George Bush, e una serie di orologi di lusso a Vladimir Putin. Ma nel caso in questione l’etichetta renziana si è forse trasformata in passione. Del resto, già in occasione della presentazione del libro di D’Alema, che si è tenuta nella Capitale nel marzo scorso, il premier-segretario sfoggiava un Rolex Daytona da circa dieci mila euro. Un orologio immortalato dai paparazzi quando in maniche di camicia il capo dell’esecutivo ricevette da D’Alema una maglia della Roma con il 10 di Totti. Insomma, un cambio di stile o una vera e propria passione?
Twitter @GiuseppeFalci
Modificato da Redazione Web il 30 ottobre 2014 alle ore 9.51