Il primo incontro "è stato già fissato per il 7 novembre", spiega Salvatore Pellecchia della segreteria nazionale Fit-Cisl. L'azienda: il mercato "negli ultimi anni ha perso circa 10 punti di Pil e "la domanda di trasporto è profondamente cambiata"
“È di 248 il totale degli esuberi di Ntv, secondo le stime fatte dall’azienda nella revisione del piano industriale. La cifra è pari all’incirca al 25% dei dipendenti“. Lo ha reso noto la Fit-Cisl dopo l’incontro di oggi tra azienda e sindacati. Il primo incontro del percorso di confronto che si apre ora con i sindacati per gestire la razionalizzazione annunciata, indica la società, “è stato già fissato per il 7 novembre“, spiega Salvatore Pellecchia della segreteria nazionale Fit-Cisl. “Premesso che la quantità di esuberi è comunque eccessiva – continua il sindacalista – abbiamo chiesto all’azienda di farci conoscere le sue intenzioni rispetto agli strumenti da adottare per gestire le posizioni eventualmente in eccedenza. Su questo tema l’azienda si è riservata di rispondere successivamente e comunque si è resa disponibile ai confronti sindacali necessari”.
E’ stato “confermato quanto temevamo”, commenta Gabriele Cerratti della Filt Cgil nazionale, spiegando che “al primo gruppo di esuberi, quantificato in 72 unità, prospettato dall’azienda qualche giorno fa e riferito alle aree organizzative di staff tecnico amministrativo e di coordinamento operativo, oggi Ntv ha aggiunto ulteriori 176 unità, riferite stavolta all’area assistenza viaggiatori a terra ed a bordo treno, per un totale di 248″. “Se confermata – aggiunge il segretario nazionale Filt-Cgil Alessandro Rocchi – l’operazione sul costo del lavoro e sui livelli occupazionali è abnorme, ingiusta ed ingiustificata“.
“L’obiettivo del riordino è quello di tarare l’organizzazione del lavoro sul nuovo modello di offerta, studiato per rispondere alla differente domanda di consumo del mercato”, si legge in una nota diramata dall’azienda. “In linea con un mercato che negli ultimi anni ha perso circa 10 punti di Pil e con una domanda di trasporto che è profondamente cambiata”, la società del treno Italo “è pronta – assicura – a individuare un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali per gestire al meglio e con l’aiuto degli strumenti di sostegno sociale la razionalizzazione illustrata” ai sindacati. “Accanto a questo percorso e al disegno del nuovo schema di attività, cominciato nel marzo scorso con l’attivazione dei contratti di solidarietà – continua la nota – il piano prevede azioni parallele e cruciali sul lato finanziario e sugli aspetti regolatori della liberalizzazione, per i quali sono attese a giorni le conclusioni dell’Authority dei Trasporti“.
In particolare, spiega Ntv, il nuovo piano prevede: “per quanto riguarda il prodotto treno, il rilancio degli ambienti di alta gamma (Club e Prima) con un ampliamento dei servizi di bordo e la riduzione dei posti offerti; nonché l’ampliamento del servizio Smart con l’incremento dei posti in XL, conseguente alla crescita della domanda registrata su questo nuovo ambiente”; “per quanto riguarda invece le stazioni, è previsto un ulteriore rafforzamento dei servizi di assistenza e vendita, prioritari nella domanda dei viaggiatori, e una razionalizzazione dei presidi di accoglienza”; “completano infine il piano, iniziative di semplificazione dell’organizzazione, delle forniture e dei processi amministrativi e gestionali interni, per favorire una migliore efficienza operativa”.