Cinema

Orson Welles, ritrovato l’ultimo film in un magazzino di Parigi. Uscirà a maggio

Il regista stava lavorando da 15 anni sulla pellicola ritrovata. The Other Side of the Wind racconta l'ultima giornata di un maestro del cinema tra intrecci metaletterari, una riflessione sul grande schermo a tratti ispirato dall'incontro con Ernest Hemingway

di F. Q.

L’ultimo, inedito film di Orson Welles è stato ritrovato in un magazzino alla periferia di Parigi. 1083 bobine che compongono The Other side of the Wind, materiale girato tra il 1970 e il ’75  che racconta la storia di un vecchio regista indipendente (interpretato da John Huston) che vuole resuscitare la sua carriera lottando contro il potere hollywoodiano per realizzare un’opera dissacrante nei confronti dell’industria del cinema americana. Secondo quanto dichiarò Welles alla rivista spagnola Dirigido por… il film racconta l’ultima giornata di vita del regista J.J. Hannaford e la festa che un’amica dell’uomo ha organizzato perché il maestro conoscesse le nuove leve della regia.

Un’opera metaletteraria, un film nel film dove da un lato sono proiettate le registrazioni del party, come un documentario attraverso riprese domestiche e amatoriali, dall’altro si vedono frammenti del film di Hannaford che racconta la storia di due ragazzi che, dopo varie vicissitudini, si ritrovano insieme tra le macerie di uno studio cinematografico. Il film è rimasto incompiuto nel 1985 alla morte di Welles e il regista di Citizen Kane lavorò su The Other Side of the Wind per 15 anni. Girato a colori e in bianco e nero e in vari formati (35, 16 mm e super 8), ha un copione le cui origini sono in un incontro tra Welles e Ernest Hemingway avvenuto nel 1937 in cui lo scrittore diede al giovane regista del “ragazzo effeminato di teatro”. C’è molto Hemingway nel personaggio di Huston, dal suicidio del padre all’amore per la Spagna. Ma l’opera è anche una proiezione di Welles stesso, dove il regista mette in scena la sua riflessione sul cinema.

Welles lasciò molti appunti sulla realizzazione della pellicola e un primo montaggio di 40 minuti. Frank Marshall, che lavorò alla produzione del film, ha dichiarato al New York Times che si impegnerà affinché i negativi diventino un’opera completa. “Me lo chiese lui nel 1970”, ha detto Marshall che citando il regista ha dichiarato: “Promettimi che lo finirai, qualsiasi cosa mi succeda”. Sul futuro delle mille pizze di negativi ritrovati ora bisognerà mettere d’accordo i titolari dei diritti di autore di Welles, Beatrice, l’unica figlia del regista, la casa di produzione franco-iraniana Astrophore, di cui era socio il maggior finanziatore del film Mehdi Boushehri cognato dello scià di Persia e la compagna del regista Oja Kodarquellie. Dopo il ritrovamento dell’ultimo lavoro di Welles, l’obiettivo ora è di avere il film pronto per il 6 maggio, quando ricorrerà l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Welles. Nel frattempo in novembre Royal Road ne promuoverà la distribuzione all’American Film Market di Santa Monica mentre sta per approdare in liberia il libro di Josh Karp sulla realizzazione della pellicola.

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