Don Ermes Macchioni, parroco di Sassuolo, ha ideato Holyween. Al posto del travestimento da strega c’è il costume da santo, niente zucche illuminate ma solo ceri bianchi accesi, e tra le mani la propria immagine sacra preferita
Al posto del travestimento da strega c’è il costume da santo, niente zucche illuminate ma solo ceri bianchi accesi, e tra le mani la propria immagine sacra preferita. Si chiama Holyween ed è la risposta di don Ermes Macchioni ad Halloween, la festa dei Santi che si terrà nella parrocchia di San Michele e Pigneto di Sassuolo, in provincia di Modena, la sera del 31 ottobre, la notte del cosiddetto capodanno esoterico. Una celebrazione che intende controbattere a spiriti, magia e calderoni accesi con la luce del cattolicesimo, “perché Halloween è una festa pagana dove si danza in onore del Grande Cornuto, Satana – spiega don Macchioni – e a Satana noi rispondiamo invocando Dio e la resurrezione”. Niente dolcetto o scherzetto, né maschere e festoni: per i più piccoli l’invito è a travestirsi come il proprio santo preferito, e per i genitori, portare i ragazzi in parrocchia, al riparo dagli “operatori dell’occulto, i lussuriosi del divertimento che commettono il peccato dell’idolatria inneggiando al male e all’oscurità”.
“Per noi cattolici – racconta il sacerdote, che da sette anni organizza per la vigilia di Ognissanti una contro ricorrenza – Halloween è un tentativo che il male fa di infiltrarsi nella struttura portante della nostra fede, attraverso un credo e tradizioni inopportune. Si dice che gli spiriti dei morti tornino in vita quella notte, ma sono falsità perché i defunti vivono in Cristo, e siamo noi che dobbiamo raggiungere il loro mondo tramite la sua luce”.
Un messaggio che Don Macchioni non rivolge solo alla comunità che si prepara ad accendere i ceri incastrati nelle bocche sorridenti delle zucche intagliate, i Jack O’Lantern della tradizione, che vuole un avido fabbro irlandese seduto al tavolo di un bar con il diavolo. Il sacerdote parla anche a chi, all’interno della Chiesa, liquida Halloween come una semplice celebrazione: “In tanti dicono che in fondo, la vigilia di Ognissanti è come il carnevale. Tutt’altro. Tra le indicazioni per allestire una sala dove vivere il rituale di Halloween c’è anche quella di collocare su un altare un elmo cornuto.È ovvio il richiamo a Satana”.
Danzare e cantare, sottolinea quindi don Macchioni, “va bene. Anche noi danzeremo e canteremo in parrocchia, la sera del 31 ottobre, solo che invocheremo la luce di Dio e dei suoi Santi e allontaneremo da noi le ombre e la malvagità. Ai bambini mostreremo un esempio positivo, un modello a cui ispirarsi, quello del loro santo preferito, di cui potranno indossare i panni, al riparo da una tradizione importata in Italia e nel mondo al solo scopo di vendere dolciumi e travestimenti”.
Perché è anche contro l’aspetto commerciale di Halloween che il parroco reggiano, riconosciuto esorcista diocesano dalla Chiesa nel 2008, si schiera. E alle sue spalle c’è tutto il mondo cattolico, in questi giorni impegnato in una vera e propria campagna contro il capodanno esoterico: da Imola, in provincia di Bologna, che invita i fedeli a riscoprire i “martiri morti in nome di Cristo”, a Sarno, in Campania, che distribuirà santini da illuminare con una candela, fino a Marianopoli, in Sicilia, che la notte di Halloween si trasformerà in un palcoscenico teatrale dove bambini rappresenteranno in una lunga recita le vite di alcuni Santi, tra cui Papa Giovanni Paolo II e San Filippo Neri. “L’interesse economico che ha reso tanto popolare Halloween ha creato una spirale dissoluta all’insegna del divertimento sfrenato, lussurioso. A noi battezzati quel mondo non appartiene, ed è nostro dovere, in quella notte, dimostrare la nostra fedeltà al battesimo, durante il quale, va ricordato, si rinuncia a Satana e a tutte le sue forme di oppressione davanti a Cristo”.
“La società italiana sta perdendo il senno, il senso della vita, è sempre più malata – è il monito di Padre Amorth, di cui Don Macchioni è stato allievo – festeggiare Halloween è rendere un osanna al diavolo che, se adorato anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Mi dispiace moltissimo che l’Italia, come il resto d’Europa, si stia allontanando da Gesù, e si metta a omaggiare satana, la festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L’astuzia del demonio sta proprio qui: tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non è più peccato al mondo d’oggi. L’uomo è diventato il dio di se stesso, esattamente ciò che vuole il demonio”.