“L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa a non avere norme su integrità ed eticità nella ricerca scientifica. E la recente riforma delle regole sulle pubblicazioni scientifiche ha portando i ricercatori ad avere la smania di pubblicare molte ricerche, che poi magari escono senza le opportune verifiche”. E’ la denuncia di Marco Cosentino, professore di Farmacologia medica dell’Università dell’Insubria di Varese, che sottolinea la situazione sempre più difficile per la ricerca italiana. “Servono regole condivise per aiutare i ricercatori e tutelare la salute”, e a questo proposito è dedicato il primo corso italiano dedicato all’etica nella ricerca, che l’ateneo insubre terrà a novembre. Cosentino mostra al Fatto tv i dati sulle risorse che lo Stato italiano ha stanziato negli ultimi anni: una parabola discendente. E quelli sull’enorme difficoltà per i precari della ricerca a continuare nel loro lavoro. “Chi si occupa di valutare la questione – rilancia il professore – dovrebbe farsi qualche domanda” di Mario Catania
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