Dal 7 al 10 Novembre, nell’elegante Kurhaus nel centro storico di Merano, si terrà il Merano Wine Festival. Per gli appassionati di vino e gli esperti del settore questo festival dedicato al vino è forse l’evento più atteso dell’anno. Per i produttori delle aziende partecipanti è una grande opportunità per intrattenere proficui rapporti di lavoro. Per gli appassionati è invece l’occasione per imparare tantissimo sul vino e confrontarsi direttamente con i produttori. Chi sa che è un evento da non perdere ha già organizzato tutto, albergo, trasporti e biglietti. Per chi invece non c’è mai stato, ecco tre buone ragioni per organizzare il prossimo weekend a Merano.
1) Le aziende e i vini – italiani e stranieri – che vi partecipano sono stati selezionati con l’idea di portare all’interno del festival solo il meglio, sia a livello nazionale che internazionale. La qualità dei vini è quindi elevatissima.
2) Se non si è degli esperti conoscitori di vino, è un’occasione per imparare a bere bene e consapevolmente e a saper scegliere il vino al momento dell’acquisto.
3) Il Merano Wine Festival è anche un’ottima scusa per visitare Merano e l’Alto Adige, godere di magnifici panorami, gustare la cucina altoatesina e fare un salto alle terme – in centro città – per un momento di relax.
Che cosa c’è in programma in questa edizione? Cult2014 è un evento dedicato a 41 aziende che da più di 20 anni sono diventate riferimento per il territorio vitivinicolo italiano. Si terrà nel pomeriggio del venerdì 7 novembre al Pavillon des Fleurs. Meglio prenotare. Nella stessa giornata si terrà all’Hotel Terme un forum – Merano WineWorld Economic Forum – su un’importante tematica:
Quale modello di sostenibilità per essere efficienti sul mercato?
L’intera giornata del 7 sarà dedicata ai vini bio e biodinamici. Saranno presenti 60 aziende. La realtà dei vini biologici e biodinamici, negli ultimi anni, è in grande espansione. La produzione biodinamica, rispetto a quella biologica, si distingue per l’utilizzo ancora più ridotto di sostanze chimiche in vigna. Si serve degli equilibri del suolo e delle forze energetiche stagionali nella gestione della coltura e di “rimedi” naturali per rinforzare le difese immunitarie della pianta. Nicolas Joly è uno dei precursori della viticoltura biodinamica mondiale ed è l’ideatore della Le Renaissance des Appellations, l’associazione di vignaioli attivi in tutto il mondo che praticano l’agricoltura biodinamica. Nel pomeriggio di domenica 9 si terrà una degustazione guidata dei vini dell’azienda abruzzese Emidio Pepe, che fa parte della Renaissance e che si dedica al biodinamico dal 1998. Sarà una verticale di 8 Montepulciano d’Abruzzo di annate comprese tra il 1983 e il 2010.
Prima o dopo essersi fatti “rapire” dalle numerose eccellenze italiane, girando per le sale del Kurhaus, bisogna far tappa dai produttori internazionali: imperdibile la degustazione proposta dall’Union des Grands Crus de Bordeaux o i banchi d’assaggio di Sudafrica, Georgia, Kazakhstan, Austria e Argentina. Un’attenzione particolare – in questa edizione – sarà data ai vini rumeni. La Romania e le sue 15 aziende selezionate al Merano rappresentano 6000 anni di storia del vino – da Dionisio ad oggi – conosciamola meglio. Non solo vino a Merano, un’esposizione culinaria nella Gourmet Arena per gli appassionati di birra, ma anche di tartufi, specialità dolciarie, prodotti a base di pesce, olio, formaggi, sarà una piacevole pausa tra una degustazione e l’altra.