La famiglia di San Carlo Canavese ha denunciato il tentativo di sottrarre la minore da parte di una coppia di nomadi, indagati dalla procura di Ivrea per tentato sequestro
Rapire una dodicenne per darla in sposa al figlio adolescente. È quanto ha denunciato una famiglia rom di San Carlo Canavese, in provincia di Torino, ai carabinieri che sabato mattina hanno arrestato nel campo nomadi di Settimo Torinese Mira Stojanovic, 43 anni, e Ljubisa Vasic, di 49 anni. I due, moglie e marito, sono ora indagati dalla procura di Ivrea per tentato sequestro. L’arresto è stato disposto dal gip del tribunale.
L’episodio è avvenuto il 23 ottobre scorso, una settimana prima dell’operazione. Stando a quanto racconta la madre, Maria B. di 32 anni, due persone sarebbero scese dalla loro automobile, un’Opel Astra, per cercare di prendere sua figlia. La giovane era nel cortile e la coppia si sarebbe avvicinata a lei per poi provare a trascinarla sull’automobile. La dodicenne si è opposta e urlando ha attirato l’attenzione dei genitori che sono accorsi per salvarla.
Dopo aver denunciato l’episodio ai carabinieri la donna è stata in grado di riconoscere i due presunti rapitori, che dopo l’arresto non hanno confessato. Secondo la madre dell’adolescente il tentato sequestro sarebbe stato commesso dalla coppia per far sì che la dodicenne si sposasse con uno dei loro figli.
Un altro tentato rapimento era stato denunciato alla fine di settembre a Borgaro Torinese, paese alle porte del capoluogo, ma la segnalazione era falsa. Alex Giarrizzo, padre di un bimbo di tre anni, si era inventato tutto per giustificare un suo errore: aveva perso il bambino durante una festa di paese e non voleva essere incolpato di abbandono di minore. Ora è indagato per calunnia, simulazione di reato, procurato allarme e abbandono di minore. Una ricerca fatta nel 2008 dalla Fondazione Migrantes e dall’Università di Verona ha dimostrato come di quaranta casi di sparizioni e rapimenti avvenuti in Italia dal 1986 al 2007 nessuno fosse responsabilità di nomadi.