Calci e pugni in campo, ai giocatori e tra tifosi. Il derby di Tel Aviv tra Maccabi e Hapoel è durato appena 33 minuti. Poi il parapiglia e la sospensione. Tutto inizia quando sul punteggio di 1-1 un tifoso dell’Hapoel entra in campo e aggredisce Eran Zehavi, calciatore del Maccabi. Il difensore ha tentato di allontanarlo con due calci, prima che l’ultras venisse fermato e allontanato dalle forze dell’ordine. Sembrava tutto finito, ma l’arbitro ha espulso Zehavi. A quel punto alcuni tifosi del Maccabi sono entrati sul terreno di gioco cercando il contatto con i rivali dell’Hapoel. Dopo diversi tentativi di riportare la calma da parte dei 600 uomini impegnati nel servizio d’ordine, la partita è stata sospesa. Dieci le persone arrestate. “Questo non è calcio, è una guerra. È un giorno nero”, ha commentato Eyal Berkovic, manager dell’Hapoel (collaborazione di Andrea Tundo)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione