Sì alla cannabis per fini ricreativi a Washington Dc, in Oregon e in Alaska. Maggiore tutela per il diritto all’aborto in Colorado e North Dakota. Più controlli sulla vendita privata delle armi nello Stato di Washington. Ok all’aumento del salario minimo in Arkansas, Nebraska e South Dakota. Sono alcuni dei risultati dei referendum per i quali si è votato su 141 quesiti in 32 Stati degli Usa in concomitanza con le elezioni di midterm.
Cannabis a fini ricreativi, ok a Washington Dc
Se per la legge federale, la marijuana rimane invece una droga vietata di classe 1, come eroina e Lsd, il voto negli Stati Uniti segna un deciso avanzamento verso la liberalizzazione dell’uso della marijuana Gli elettori di Washington D.C., Oregon e Alaska hanno detto sì al consumo di marijuana a fini ricreativi. Ma le due situazioni sono differenti. L’Oregon si unirà a Colorado e Stato di Washington, dove misure analoghe sono state approvate due anni fa; la legalizzazione dovrebbe avvenire entro il 1° luglio e richiede poi l’adozione di regolamentazioni da parte della Commissione di controllo degli alcolici entro il 1° gennaio del 2016. Nel District of Columbia, invece, il Congresso, che ha potere di revisione, potrebbe opporsi. Differenti anche le proposte per le quali si è votato: a Washington DC diventerebbe legale possedere circa 57 grammi di cannabis e fino a tre piante di marijuana per uso personale, ma la legge non consentirebbe la vendita legale di marijuana, lasciando la questione aperta in mano al Consiglio del DC; in Oregon e Alaska invece dovrebbero essere istituiti sistemi di regolamentazione e tassazione della vendita legale di marijuana.
No della Florida alla marijuana per scopi medici
La Florida ha bocciato la misura che avrebbe permesso l’uso di marijuana per motivi medici. Per poco non è stato raggiunto il 60% necessario all’approvazione della proposta: a scrutinio quasi ultimato pare che il sì si sia aggirato intorno al 57%. Sarebbe diventato il 24esimo Stato Usa a permettere l’uso medico della cannabis.
Aborto, Colorado e North Dakota tutelano il diritto
Colorado e North Dakota hanno respinto provvedimenti che secondo gli oppositori avrebbero potuto portare a divieti di aborto. In particolare in Colorado la proposta era di aggiungere la voce “esseri umani non nati” al codice penale dello Stato; in North Dakota invece si proponeva un emendamento che avrebbe dichiarato nella Costituzione dello Stato che “il diritto inalienabile alla vita di ogni essere umano in ogni fase dello sviluppo deve essere riconosciuto e tutelato”. In Tennessee, invece, gli elettori hanno approvato una misura che darà ai deputati più potere di regolamentare l’aborto. Gli oppositori temono che questo porterà a leggi più rigide che metteranno a rischio l’accesso delle donne all’aborto.
Armi, più controlli nello Stato di Washington
Passo avanti sul controllo alle armi nello Stato di Washington. Gli elettori erano chiamati a pronunciarsi su due proposte: una che prevedeva l’estensione dei controlli su chi vende o trasferisce armi anche in scambi privati, che è stata appunto approvata, e l’altra di segno opposto. Come previsto dalla legge federale, quella dello Stato di Washington attualmente prevede controlli per vendite e trasferimento di armi solo da parte di gestori autorizzati e non per gli scambi tra rivenditori privati, come quelli che vendono nelle fiere o ad amici.
Aumento salario minimo, ok in Arkansas, Nebraska e South Dakota
Gli elettori di tre Stati Usa hanno deciso di aumentare il salario minimo. In Arkansas lo stipendio base sarà innalzato da 6,25 dollari a 8,50 dollari all’ora entro il 2017. In Nebraska il salario minimo sarà elevato da 7,25 a 9 dollari all’ora e in South Dakota l’innalzamento sarà da 7,25 a 8,50 dollari all’ora. Anche in Alaska si è votato per lo stesso quesito, ma i risultati sono ancora attesi.