Politica

FI, Razzi al blogger Colarossi: “Ciuccio che sei, Mediaset è gratis, Rai la paghi”

Incontro surreale tra il senatore di Forza Italia Antonio Razzi e Marco Colarossi, il blogger quattordicenne noto per aver avuto un vis-à-vis acceso con il deputato Pd Dario Nardella a Piazzapulita (La7). Il giovane, armato della sua telecamera, fa un’intervista spassosa al parlamentare (postata sul suo profilo Facebook), che prima decanta il suo Abruzzo, poi snocciola qualche incomprensibile slang in lingua tedesca. Colarossi gli chiede, in primis, cosa pensa del reato di scambio elettorale politico-mafioso, previsto dall’articolo 416 ter del codice penale. “Ah, quello non va bon” – risponde Razzi – “lo dico in abruzzese e in italiano: non mi piace quello, perché non va bon. Non si ‘può’ scambiare i voti per favori”. “Ma lei al Senato” – ribatte il blogger – “ ha votato a favore della riduzione delle pene”. “Noo”, controbatte Razzi. “Come no? Lei ha votato a favore”, insiste Colarossi. “Ah, allora buon” – commenta, ridendo, il senatore – “ma sai perché? Perché noi dobbiamo rispettare il gruppo. Tu hai visto qualcuno che vota fuori dal gruppo?”. Il dialogo prosegue coi colpi di fioretto di Colarossi. Razzi abbozza, sorride sornione e sul conflitto di interessi osserva: “Ancora non va bene. Non va bene uno che fa gli interessi suoi proprio al Parlamento. Silvio Berlusconi? No, lui non c’entra, lui ha sempre fatto gli interessi di tutti gli italiani”. E si congeda: “Ciao giovanotto”. Ma il giovane blogger insiste sul conflitto di interessi del Cavaliere. Razzi si avvicina alla telecamera e sottolinea: “E meno male che c’è Berlusconi”. E intona con Colarossi l’inno “Meno male che Silvio c’è”. Alla domanda se anche Mediaset non sia soggetta al conflitto di interessi, il senatore replica: “Ma quello lu vedi gratis, vedi che ciuccio che sei? Mica lo paghi. Lo fa vedere tutto gratuito. Ma lo sai che milioni di italiani vedono la televisione e non pagano il canone? Tu invece la Rai la paghi” di Gisella Ruccia