Ieri (mercoledì 5 novembre) la Società Editoriale il Fatto, presso lo studio legale NCTM, con l’assistenza dell’avvocato Lukas Plattner, in assemblea ordinaria e straordinaria, ha deliberato importanti novità in merito alla governance che accompagnerà le nostre testate nella quotazione in Borsa, al mercato AIM, si presume entro febbraio 2015. Il Consiglio di amministrazione si è rinnovato con l’entrata di due amministratori indipendenti: due donne, Layla Pavone e Lucia Calvosa.

La componente femminile, come auspicato dalla sottoscritta Cinzia Monteverdi, amministratore delegato e da oggi anche presidente della Società, aumenta non solo numericamente, ma anche per autorevolezza. Layla Pavone infatti apporterà un contributo certamente importante, vista l’esperienza in materia pubblicitaria sull’online: è attualmente presidente onorario dello IAB Italia, associazione internazionale per lo sviluppo e promozione della pubblicità interattiva. E, tra i vari importanti incarichi attuali, vanta anche quello di membro del Consiglio di amministrazione di Digital Magics. Lucia Calvosa insegna Diritto commerciale all’Università di Pisa; è autrice di diverse pubblicazioni in materia giuridica; e, tra l’altro, è amministratore indipendente nel consiglio di amministrazione Telecom Italia spa.

Le novità coinvolgono anche il collegio sindacale della nostra società editoriale, che viene arricchito dalla presidenza del prof. Niccolò Abriani, ordinario di Diritto commerciale all’Università di Firenze, componente di diversi comitati e riviste scientifiche, sindaco effettivo di Finmeccanica spa e presidente del collegio sindacale dell’associazione Mandela Forum.

L’obiettivo primario del nostro nuovo Cda è affrontare con competenza adeguata non solo il percorso verso la Borsa, ma anche e soprattutto la realizzazione dell’ambizioso piano industriale 2015-2017 che deve affrontare un mercato sempre più complesso come quello dell’editoria. La quotazione infatti è volta a sostenere il piano industriale e il rafforzamento della struttura patrimoniale, per continuare a garantire l’indipendenza della Società e a rafforzare il rapporto di fidelizzazione con i dipendenti e i lettori del Fatto. I quali, finalmente potranno divenire azionisti.

La Società Editoriale il Fatto ha inoltre deliberato un nuovo testo di statuto sociale post-quotazione, subordinato all’ammissione della Società a negoziazione su Aim Italia, in linea con la best practice internazionale delle società editrici di quotidiani. Le linee-guida dello statuto sono, infatti, volte a garantire l’indipendenza editoriale delle testate giornalistiche, la massima trasparenza degli assetti proprietari, un azionariato diffuso tramite la previsione di un limite di possesso azionario, un’adeguata presenza nel Consiglio di amministrazione di giornalisti professionisti (rimangono infatti attualmente Antonio Padellaro, Marco Travaglio e Peter Gomez) e di amministratori indipendenti, e una sana e prudente gestione dell’emittente tramite la previsione di requisiti di onorabilità in capo ai partecipanti al capitale e di onorabilità e professionalità in capo agli amministratori.

Inoltre, sempre al fine di assicurare l’indipendenza delle testate, è previsto che lo statuto possa essere modificato solo qualora – a seguito del lancio di una offerta pubblica di acquisto – vi sia una larghissima adesione degli azionisti della società.

Cinzia Monteverdi, Presidente Società Editoriale  Il Fatto

Da Il Fatto Quotidiano del 6 novembre 2014

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