“Proteggi le oche, boicotta Moncler” con la foto di Maria Elena Boschi è un finto manifesto del Pd che gira da qualche giorno su Internet. L’autore è Luca Bottura, conduttore della popolare trasmissione Lateral, la rassegna stampa “obliqua” su Radio Capital.
Consapevolezza #moncler pic.twitter.com/tSGzws6I6J
— Luca Bottura (@bravimabasta) 4 Novembre 2014
L’altra mattina, per fare lo spiritoso in radio, Bottura ha fatto una battuta sul caso Moncler e sulle oche, tirando in ballo la Minetti. “Abbastanza scontata”, ammette, “ma non è successo niente”. Poi ha rifatto la stessa battuta, ma questa volta ha cambiato mira tirando in ballo la Boschi. Apriti cielo, lo hanno coperto di insulti e critiche, accusandolo di sessismo.
Bottura si stupisce. Allora cosa fa? Scrive un post sul suo blog per spiegare il suo stupore. Testuale: “A una delle critiche – tutte legittime, ci mancherebbe – ho risposto che le consideravo valide solo se analoga indignazione era stata spesa, al tempo, appunto per la Minetti. Ma forse si trattava di un paragone infelice. Il punto è un altro. Secondo me si può dibitare delle capacità boschiane anche se è donna, si può scrivere che Balotelli è un pirla anche se è nero, si può scherzare su Formigoni anche se è daltonico”.
Per rimediare a un paragone infelice, Bottura cita altri paragoni ancora più infelici (da quando essere daltonici è un’offesa? Boh?).
Ma non è questo il punto. Il punto è che Maria Elena Boschi di professione faceva l’avvocato. Chi la conosce e ci ha lavorato dice che era una tipa super determinata, una secchiona e una rompiballe. Modello prima della classe, di quelle che si vedeva avrebbero fatto strada. Però siccome è giovane e bella e diventa ministro, per forza deve essere destinataria di pettegolezzi e di malignità. E se si deve fare una battuta sulle oche, la si prende come oggetto.
Nicole Minetti era una aspirante velina. Una valletta televisiva, senza arte né parte, con un diploma di igienista dentale e tanta voglia di sculettare. Non solo davanti allo schermo. Minetti viene catapultata in consiglio regionale in Lombardia per volere del sommo capo Berlusconi, che la fa inserire nel listino bloccato, creando sconcerto e proteste anche nelle file dei più fedeli berlusconiani. Minetti è stata condannata a 5 anni dalla procura di Milano per favoreggiamento della prostituzione per il caso Rubygate (fu quella che andò a prelevare la nipote di Mubarak alla questura di Milano dopo la famosa telefonata di B) ed è personaggio di spicco nel via vai delle olgettine.
Insomma, ci vuole poco a capire perché quando Bottura tira in ballo la Minetti nessuno si indigna. Dare dell’oca alla Minetti è quasi un complimento, perché altri sarebbero stati i paragoni più opportuni.
Il caso della Boschi è totalmente diverso. Insinuare che una donna è oca solo perché è bella, si chiama appunto “sessismo”. E per rimanere nel campo dei pennuti, non ci vuole un’aquila per capirlo.
Twitter: @caterinasoffici