Come si scrivono le previsioni del tempo e una polizza assicurativa. Come si scrivono gli interrogatori in questura e un testo teatrale. Come si scrive un testo di una canzone, ma anche un annuncio immobiliare. Tutto questo, e letterariamente molto altro ancora, nella tre giorni (7-9 novembre 2014) dello Scriba. Festival organizzato da Bottega Finzioni – la Bottega narrativa di Carlo Lucarelli – giunto alla terza edizione e dislocato in diversi spazi del centro di Bologna. Come sempre sotto lo sguardo attento di un comitato scientifico che vede scrittori ed esperti del linguaggio del calibro, tra gli altri, di Carlo Lucarelli, Ermanno Cavazzoni, Marcello Fois e Paolo Fabbri, passano le diverse forme della scrittura contemporanea, tasselli di un puzzle comunicativo che nelle sue differenti sfaccettature e specializzazioni richiede sintassi e sostantivi dettagliati e ad hoc: “Non presentiamo libri, non abbiamo una funzione promozionale rispetto alle nuove uscite di romanzi o saggi, ma ci concentriamo sulla scrittura”, spiega al fattoquotidiano.it, il direttore del festival Piero Di Domenico, “in sostanza attraverso l’incontro con dei professionisti dei vari settori toccati lanciamo un ponte tra il mondo della scrittura e quello del lavoro”.
Più facile a scriversi che a dirsi, direbbe qualcuno. Anche se i professionisti che si susseguiranno tra i palchetti della libreria Ambasciatori, Zanichelli, i locali La Linea e Le Stanze, la libreria per ragazzi Giannino Stoppani, assicurano la massima specializzazione nella loro materia: il meteorologo Paolo Sottocorona per le previsioni del tempo; il criminologo e vice questore di polizia Silio Bozzi per gli interrogatori; Enrico Castellani (Babilonia Teatri) per il teatro; Lia Celi per la satira; Alex Corlazzoli per le guide letterarie; lo sceneggiatore Giovanni Galavotti (“L’uomo che verrà”) per il cinema; Lorenzo Kruger, leader del gruppo musicale dei Nobraino per i testi delle canzoni; David Riondino per la scrittura radiofonica; Sergio Ramazzotti per i viaggi; e per le traduzioni nella letteratura dell’infanzia Beatrice Masini, colei che ha titanicamente trasposto la prosa di JR Rowling dall’inglese per fornirci le avventure di Harry Potter. Ci sono però due incontri/approfondimento, declinati sul divertissement, che vanno segnalati: l’analisi del linguaggio delle polizze assicurative con Paolo Nori che si confronterà sugli intricati testi tra franchigia, kasko e bonus-malus assieme al dirigente assicurativo Andrea Pezzi, del Gruppo Unipol, la cui Fondazione Unipolis collabora con Scriba dalla prima edizione; e Marcello Fois che si occuperà del linguaggio specialistico degli annunci immobiliari: “Avete mai fatto un rogito? Mentre il notaio legge le decine di pagine, vi sfido a mantenere l’attenzione alta oltre 5 minuti”, sottolinea ironicamente Fois durante la presentazione di Scriba.
“Sotto molti aspetti l’ “assicuratese” è un linguaggio violento non perché di fatto lo è, ma perché lo sentiamo esoterico”. Sono infiniti i vocabolari analizzati dalla kermesse bolognese della parola e del linguaggio, ma è proprio pensando che un buon professionista deve sì avere le sue specificità, ma per paradosso anche un’idea ampia del linguaggio usato da colleghi di altri settori che Scriba. gioca e ragiona con le parole chiave spesso sconosciute: “In Italia ci sono 1316 festival”, continua Fois, “noi non siamo il doppione di nessuno e nemmeno un “ospitificio” come la tv. Scegliamo ospiti in base alla loro specializzazione e ci addentriamo con loro in un territorio sconosciuto”. Contento è anche l’assessore alla cultura del comune di Bologna che coglie l’occasione di Scriba per rilanciare la fattibilità di una Casa delle Scritture, indicativamente nello spazio di casa Carducci, come nell’idea originaria dello scomparso Stefano Tassinari. “La densità di scrittori residenti a Bologna è altissima, un po’ come vent’anni fa per i cantautori”, conclude Fois, “poi certo c’è chi soffre dell’abbassamento millimetrico dello standard a cui si è abituati, ma siete, anzi siamo fortunati. Lasciatevelo dire da uno come me che viene dalla Barbagia”. Per ogni informazione: www.scribafestival.it