Faccia a faccia tra il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez e l’eurodeputato di Forza Italia, Giovanni Toti, nel talk show di approfondimento politico “Virus – Il contagio delle idee”, su Rai Due. Il tema del confronto è la riforma della giustizia, sulla quale Toti esprime perplessità e precisa che non c’è stato nessun patto tra Renzi e Berlusconi. Gomez osserva: “Sarebbe stato doveroso per questo Paese fare serie norme anticorruzione, una legge vera sull’autoriciclaggio, un intervento sulla prescrizione e sul falso in bilancio. Tutto questo non è stato fatto ed era tra le parole d’ordine del centrosinistra. Da questo punto di vista, Forza Italia con le sue posizioni può stare tranquillissima”. Toti afferma che la riforma della giustizia, come si sta delineando, non va bene, ma ribatte che, al contrario, la legge dell’autoriciclaggio è “gravissima” perché penalizza gli imprenditori. “Quella legge è francamente ridicola per come è stata approvata” – replica Gomez – “La giustizia in Italia non è riformabile e non viene riformata, perché abbiamo una classe dirigente che non può permettersi una giustizia efficiente e anche giusta. Perché i processi vadano veloci e siano giusti, devono essere pochi, come negli Stati Uniti. La maggior parte degli imputati” – spiega – “se raggiunta da elementi forti, deve avere convenienza a patteggiare o a uscire con il rito abbreviato. Ma se io so di avere buoni avvocati e mi arriva la prescrizione, i processi saranno sempre tanti. Se posso permetterlo, farò il processo e in secondo grado con l’appello, a 6 anni dai fatti, magari anche se sono colpevole, mi assolvono. E’ per questo motivo che non volete intervenire sulla prescrizione”. E aggiunge: “La prescrizione non è una garanzia, è la garanzia del mal funzionamento del sistema. Destra e sinistra in questi 20 anni hanno fatto solo riforme solo per non far funzionare la giustizia. Non è stato un problema di Berlusconi. Si possono mettere in fila decine di riforme del centrosinistra fatte per non far funzionare i processi. I processi che funzionano colpiscono tutti: quelli che occupano abusivamente le case, ma anche il deputato Pd accusato di aver preso 2 milioni di euro di tangente o i vostri numerosi ministri che sono sotto processo”. Il consigliere politico di Berlusconi replica: “Il tema vero è che dal ’93 a oggi si è squilibrato il rapporto tra magistratura e politica. La magistratura pesa troppo e la politica pesa troppo poco”. Il direttore de ilfattoquotidiano.it controbatte: “Lei sa quanti sono i detenuti per corruzione in Italia? Otto. Le pare che in un Paese come l’Italia ci possano essere otto detenuti per corruzione? Il motivo è che la legge è stata fatta per non far funzionare i colletti bianchi”. E sul processo civile osserva: “Il governo ha detto che deve durare un anno. Nella realtà, applicando l’attuale codice civile, è matematicamente impossibile che il primo grado duri meno di 11 mesi” di Gisella Ruccia
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