L'Autorità dei trasporti ha ridotto del 37% la tariffa da versare al gestore della rete. Un risparmio, secondo le sigle sindacali, di "35 milioni di euro nel 2015. Ma l'azienda di Montezemolo e Della Valle non cambia idea sul licenziamento del 25% dei dipendenti
A pochi giorni dall’annuncio della nuova Autorità dei trasporti che sia Trenitalia sia Ntv l’anno prossimo pagheranno, per utilizzare la rete ad Alta velocità, il 37% in meno (cioè 8,2 euro a chilometro per treno contro i 12,8 attuali), Ntv conferma 248 esuberi, ovvero il 25% dei dipendenti. Una scelta “incomprensibile” secondo Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl. “Tutte queste risorse – dichiara il segretario generale della Fit – dovrebbero essere messe a disposizione del trasporto regionale e non andare semplicemente a ristorare i conti di un’azienda che, nonostante questo cambio radicale di scenario economico, conferma il numero esorbitante dei licenziamenti dichiarati. Ma invece che vedere le Regioni insorgere e chiedere che i proventi da Alta Velocità concorrano al finanziamento del trasporto ferroviario dei pendolari, assistiamo alla solita storia”.
“Stiamo cercando di capire, poi, come possa un’Authority determinare quale sia la giusta tariffa di un asset estremamente tecnico e complesso – prosegue Luciano – ma ci sembra comunque che da 120 milioni di pedaggio, precedentemente pagato da Ntv ogni anno, la percentuale di risparmio del 37% sia esageratamente alta”. Una posizione, quella di Ntv, che è considerata “pretestuosa” anche dalla segreteria nazionale dell’Ugl Trasporti-attività ferroviarie. “È impensabile confermare 248 esuberi su 1.025 dipendenti totali, oltre a chiedere deroghe sugli orari, quando l’Autorità dei Trasporti garantirà all’azienda risparmi per 35 milioni di euro nel 2015″, sottolinea il sindacato.
Ma di fronte all’osservazione dei sindacati, secondo cui la decisione dell’Authority sui pedaggi rende ancora più ingiustificati gli esuberi, l’azienda ha replicato che questa disposizione non cambia l’attuale stato di crisi in cui versa l’azienda, ma al massimo compensa in parte l’aumento della bolletta energetica. I 248 esuberi erano stati comunicati alla organizzazioni sindacali di categoria nell’incontro della settimana scorsa. Dopo questo primo meeting con le sigle di categoria nella sede istituzionale di Unindustria, Ntv ora si dice disponibile a proseguire il confronto con i sindacati per trovare soluzioni condivise, a partire dal possibile ricorso agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Sono stati fissati due nuovi incontri il 19 e il 25 novembre.