Le ipotesi di reato per il primo cittadino, indagato insieme ad altri sette consiglieri comunali, vanno dal falso ideologico all'abuso d'ufficio, fino alla lottizzazione abusiva
Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, è stato rinviato a giudizio con le accuse di falso ideologico, abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva nell’ambito delle indagini sulle presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent, il complesso urbanistico a forma di mezzaluna progettato dall’architetto catalano Riccardo Bofill e che nasce sul lungomare della città. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare di Salerno, Sergio De Luca, dopo la richiesta di rinvio a giudizio di due settimane fa da parte dei due pm Rocco Alfano e Guglielmo Valenti . “Nutro come sempre massimo rispetto nei confronti della magistratura. Sono sereno, in attesa del giudizio”, ha commentato il primo cittadino, che ha ricevuto la notizia mentre partecipava a un’inaugurazione. “Sono consapevole di aver agito nel solo interesse della città”, ha poi concluso Vincenzo De Luca che comparirà davanti ai giudici il 23 dicembre.
Insieme al sindaco andranno a processo di fronte ai giudici della seconda sezione del Tribunale della città campana altri 21 imputati, tra cui alcuni componenti della giunta del 2008, compreso l’attuale vicesindaco, Eva Avossa, alcuni dirigenti comunali, costruttori e l’ex sovrintendente Giuesppe Zampino. Il rito abbreviato è previsto per l’imprenditore Aldo Rainone che dovrà rispondere rispondere all’accusa tentativo di turbativa d’asta. Il sindaco De Luca aveva ricevuto l’avviso di garanzia, insieme ad altri sette consiglieri comunali, nel novembre 2013, in relazione alla variante al Piano Urbanistico Attuativo (Pua), adottata il 16 marzo 2009, che permetteva l’acquisizione delle aree demaniali sulle quali sarebbe stato costruito il complesso Crescent. Secondo la Procura, questa operazione non può rientrare tra quelle d’interesse pubblico, bensì privato, e sarebbe avvenuta violando le normative paesaggistiche e con irregolarità nelle procedure di lottizzazione. Queste ipotesi portarono le autorità a disporre anche il sequestro dell’opera.
I rappresentanti di Ncd, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno reagito alla notizia dichiarando che si tratta dell'”ennesimo rinvio a giudizio a carico del sindaco di Salerno sul Crescent” e che questo “impone una riflessione attenta sulle responsabilità politiche di De Luca. In questi anni ci sono stati molti errori ed ancora in questi giorni prevale lo spirito elettorale e propagandistico rispetto alle scelte da fare nell’interesse dei cittadini”.