“Stefano è chiunque, posso essere io, quel signore accanto, questi episodi possono capitare a tutti, queste sono storture della democrazia che vanno sanzionate”. E’ quanto dice la gente intervenuta alla fiaccolata in onore di Stefano Cucchi a piazza indipendenza a Roma. “Accendiamo mille candele per fare luce sulla verità”, è il manifesto che campeggia. “Mai più morti di Stato e via la divisa” sono gli slogan della serata. “Questo è stato un processo al morto durato cinque anni – afferma Ilaria Cucchi – noi andiamo avanti, denunciamo, denunciamo il ministero della Giustizia, denunciamo la perizia medica di Albarello perché caratterizzata da pregiudizi, già prima dell’esame aveva dichiarato che la morte di mio fratello era da imputare al personale medico”, afferma Ilaria Cucchi. “Abbiamo più successo qui che in tribunale, ma lo sapevamo fin dall’inizio come sarebbe andata a finire, questa giornata è importante”, aggiunge l’avvocato della famiglia Fabio Anselmo dal palco. E poi ci sono loro i genitori, Rita e Giovanni: “Grazie per l’affetto, non ci sentiamo più soli, mai più morti di Stato” di Irene Buscemi
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