Dicono che è presto per parlarne (“Non è corretto”, dicono), ma ragionano come se fosse cosa fatta e tracciano i possibili scenari, fornendo anche indicazioni su profilo e possibili accordi tra le forze politiche. Le dimissioni che, secondo la stampa, Giorgio Napolitano sarebbe pronto a dare entro la fine dell’anno entrano per forza di cose con prepotenza nell’agenda della discussione politica. E i politici dicono la loro. “Non usiamo il tema del capo dello Stato per fare pressioni sulle forze politiche. Ce lo teniamo ben stretto e lo ringraziamo. E’ custode della nostra bellissima Costituzione“, mette le mani avanti Graziano Delrio. In ogni caso, precisa durante L’intervista di Maria Latella su Sky Tg 24 il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, “una convergenza da parte di tutte le forze politiche”, compreso quindi il Movimento 5 stelle, per individuare un nuovo capo dello Stato “sarebbe un grande risultato. Auspichiamo che ci sia questo esercizio di bene comune”. In ogni caso “il patto del Nazareno è un’altra cosa” e il nuovo presidente della Repubblica “deve essere una figura in cui tutto il Paese si riconosce. Non cerchiamo forzature e matrimoni a due, cerchiamo come governo di allargare il perimetro delle forze politiche che possono aiutare questo Paese a fare riforme che servono”.
Delrio: “Una convergenza da parte di tutte le forze politiche sarebbe un grande risultato. Auspichiamo che ci sia questo esercizio di bene comune”
“Mi auguro che le forze politiche stiano riflettendo sulla situazione e mi auguro che lo facciano in tempo utile”, ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Azzardare tempistiche sulla rielezione del presidente della Repubblica – conclude – non è corretto. Ma è chiaro che è uno dei temi all’ordine del giorno”. Tanto all’ordine del giorno che il presidente dell’assemblea di Montecitorio ha le idee chiare sul profilo che dovrebbe avere il prossimo inquilino del Quirinale: “Da tempo il Paese è pronto per avere un presidente della Repubblica donna. In Italia ci sono donne autorevoli, che hanno delle storie significative ed è giusto che possano essere considerate”.
Boldrini: “In Italia ci sono donne autorevoli, che hanno delle storie significative ed è giusto che possano essere considerate”
“Io ho il rispetto per qualsiasi decisione assuma il Presidente della Repubblica – il commento molto più paludato del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a margine di un incontro alla Fondazione Adenauer in occasione dei 25 anni dalla caduta del muro di Berlino – se potessi esprimere un desiderio, desidererei che rimanesse al Quirinale fino a fine mandato perché è una persona di tale saggezza e robustezza morale da dare garanzia di terzietà a tutti i cittadini italiani”.
Nella giornata di sabato anche Matteo Renzi aveva preso posizione, ribadendo che “Napolitano è una garanzia per tutto il Paese”, ma aggiungendo: “Io non mi preoccupo del futuro del Capo dello Stato, ma di fare bene il mio lavoro”. Le voci sulle possibili dimissioni hanno provocato anche un durissimo attacco di Beppe Grillo: “L’Italia, si legge in un post pubblicato sul sito del leader del Movimento 5 Stelle, è dominata da un “trio in confronto al quale il trio Lescano era fatto da fenomeni: un presidente della Repubblica eletto(si) per la seconda volta contro lo spirito della Costituzione che decide lui quando dimettersi ricattando di fatto il Parlamento, un ciarlatano mai eletto in elezioni politiche e un capo di un partito creato da Dell’Utri che sconta sette anni di prigione per concorso esterno in associazione mafiosa”.