Per ogni capoluogo di provincia una pagina del sito web e una applicazione accompagnano l'utente a passeggio per le città sulla “giusta” strada per ripercorrere snodi e spazi chiave degli anni tra il ’43 e il ‘45
Nove App per ripercorrere, smartphone o tablet alla mano, la storia e le storie della Resistenza a Bologna e negli altri capoluoghi di provincia dell’Emilia Romagna. E’ “Resistenza mAPPe” frutto del lavoro degli Istituti Storici dell’Emilia Romagna che vede come capofila l’Istituto per la storia e le Memorie del ‘900 Parri di Bologna, i suoi omologhi distribuiti lungo la via Emilia, le relative deviazioni a Ravenna e Ferrara, e il coordinamento della storica Luisa Cigognetti. Per ogni capoluogo di provincia una pagina del sito web e una app specifica che porterà qualsiasi utente a passeggio per le città sulla “giusta” strada per ripercorrere snodi e spazi chiave degli anni della Resistenza tra il ’43 e il ‘45. “Sul web il rischio di ritrovarsi fonti imprecise e inattendibili è grande, per questo abbiamo voluto portare la nostra competenza in rete”, spiega al fattoquotidiano.it Alberto De Bernardi, presidente del Parri, “il nostro è un bollino di qualità, nell’introdurre documenti originali o anche solo nuove interviste e testimonianze ci atteniamo a procedure scientificamente validate per evitare casuali fesserie”.
Le App sulla Resistenza sono entrate in funzione il 21 settembre con quella dedicata a Rimini, poi sono proseguite il 10 ottobre con Piacenza, il 15 con Parma, e proseguiranno a novembre con Modena, Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia. Dal 7 novembre, e in concomitanza con il 9 novembre, 70ennale della battaglia di Porta Lame, viene attivata la App di Bologna, oltretutto dedicata proprio a due partigiani bolognesi scomparsi: “William” Lino Michelini e al capitano “Stampa” Luciano Bergonzini, tra i primi a riprendere alleati e partigiani sfilare in piazza il 21 aprile 1945. Navigando nella App Bologna si incontrano subito cinque percorsi urbani tematici: Venti mesi ribelli – La Resistenza a Bologna; Umano e antiumano – La persecuzione antiebraica; La città in guerra – La vita quotidiana; L’oppressione – I luoghi del potere nazifascista; I luoghi del disastro – I Bombardamenti in città. Per ogni voce una dettagliatissima cartina tappa per tappa, una sintesi del tema toccato, un filmato, fotografie e i classici parametri della “distanza” del percorso, il mezzo consigliato, e il tempo stimato di percorrenza del tragitto. “Se prendiamo il tema ‘Bombardamenti in città’ – spiega Luca Alessandrini, direttore del Parri e tra gli autori delle schede presenti nelle App – ci siamo limitati a 13 tappe nel centro città, quindi sono rimasti fuori luoghi importanti ma periferici che vengono comunque ricordati come la Stazione Ferroviaria e il generatore del quartiere Santa Viola che nel ’43 forniva energia elettrica per tutto il centro e il meridione d’Italia.
In città ci furono 600 allarmi bomba, 94 incursione aeree vere, 32 bombardamenti pesanti che distrussero il 43% degli alloggi. Bologna non venne attaccata con gli stessi scopi che gli Alleati si prefissero con città come Dresda, ma ci furono errori abnormi che colpirono la popolazione civile”. La navigazione risulta semplice, immediata e chiara. “L’applicazione è scaricabile gratuitamente da Google Play, per Android, e da iTunes, per Apple”, spiega Erika Vecchietti che con la sua Bradypus ha ideato sito e App, “il sistema è in costante aggiornamento e sarà coronato nel 2015 da una App regionale dove verranno compresi quegli eventi del ’43-’45, come il campo di Fossoli, Monte Sole e la Linea Gotica, che non potevano stare sulle App delle singole città capoluogo”. Infine, visto il rinnovamento tecnologico, l’apertura a chi solitamente usa smartphone e iPad, il progetto Resistenza mAPPe è rivolto in modo speciale agli under 30. Per questo sia studenti universitari di storia contemporanea, sia gli alunni del liceo scientifico Mattei di San Lazzaro (Bo) sono stati coinvolti nella realizzazione di materiali multimediali per la promozione sul web del progetto. Divertenti le interviste effettuate nel centro di Bologna dove da un lato gli anziani s’impappinano davanti alla mancata conoscenza di App e tecnologie varie, e dall’altro i giovani non sanno granché della storia della Resistenza bolognese. Per tutti basterà d’ora in avanti effettuare un semplice clic su resistenzamappe.it.