“Chiederemo la sospensione del parere sulla Legge di Stabilità perché sono in corso incontri tecnico-politico per trovare un’intesa da tradurre poi in emendamenti. Ma non chiediamo di allungare i tempi della discussione. Questo lo decidono parlamentari”. Così Sergio Chiamaparino, governatore del Piemonte e Presidente della Conferenza della Regioni, al termine dell’incontro tra i Presidenti delle Regioni per discutere della manovra. Ma così com’è, c’è il rischio che i tagli alle Regioni si ripercuotono sui cittadini? Il Presidente della Regione Piemonte sbuffa: “Stiamo lavorando per rendere sostenibile la Manovra”. Per Nichi Vendola (Sel), Presidente della Regione Puglia: “Chiamparino è un volenteroso e un’ottimista. Questa manovra è insostenibile, le regioni si schianteranno. Si sta dando un colpo al cuore del sistema Sanitario nazionale, del trasporto pubblico locale e dei servi sociali. Sei miliardi duecentocinquanta milioni di euro di tagli, più i mancati introiti dell’Irap, che serve a finanziare il Sistema Sanitario, più il rischio del default delle province, si può far quadrare il cerchio? Io penso di no, i miei colleghi più renziani pensano che lo si possa fare, io non ci credo. Si sta andando verso una direzione – prosegue Vendola – nella quale le Regioni servono, ma sono la sputacchiera dei cittadini, nel senso che alla fine con qualcuno se la dovranno prendere” di Manolo Lanaro

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