Lo stralcio del processo Scajola resta a Reggio Calabria. Il gup Adriana Trapani ha rigettato tutte le eccezioni preliminari formulate dagli avvocati di Chiara Rizzo, la moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, che stamattina hanno sollevato l’incompetenza territoriale del Tribunale di Reggio Calabria. Secondo gli avvocati Candido Bonaventura e Carlo Biondi, il processo si sarebbe dovuto celebrare a Roma in quanto i reati contestati dalla Dda e relativi alle società di Matacena sarebbero stati commessi nella Capitale. Oltre all’ex moglie di Matacena, risultano imputati anche Martino Politi, per lungo tempo segretario particolare dell’ex esponente politico, e Roberta Sacco, già segretaria particolare dell’ex ministro Claudio Scajola. Tutti e tre sono accusati di procurata inosservanza della pena poiché avrebbero agevolato la latitanza di Matacena, rifugiato a Dubai. Nei prossimi giorni il gup decide sulla richiesta di scarcerazione di ‘Lady champagne’ ancora agli arresti domiciliari. La Rizzo ai microfoni de ilfattoquotidiano.it dichiara: “Come sto? Così e così. Vi prego, non posso parlare” di Lucio Musolino
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