Piacere quotidiano

La rivelazione di Farinetti: “Eataly pronta a vendere prodotti freschi online”

Della vendita online di prodotti freschi, la più che probabile nuova frontiera dell’e-commerce, punto di congiunzione scontato con il mondo del food, abbiamo già scritto in diverse occasioni. La vera notizia bomba in merito l’ha lanciata, questa mattina, il quotidiano online Linkiesta.it: Oscar Farinetti è pronto a scendere in campo e ad anticipare su questo terreno colossi come Amazon o Google.

“In questi giorni – ha raccontato a Milano a margine di un incontro della società di consulenza Kiki Lab – è partito un progetto per vendere freschi online. Saremo noi i primi, non mi faccio battere da Google o da Amazon, che non sanno neanche cosa sia il cibo”.

L’idea di Mr. Eataly è quella di realizzare un enorme orto sul nostro territorio nazionale, da cui usciranno i prodotti che poi saranno messi in vendita. E dato che, come dice lui “un prodotto senza narrazione non vale niente”, l’orto sarà ripreso 24 ore su 24 da telecamere, mostrando in tempo reale come vengono coltivati i prodotti. La location di questo mega-orto, spiega Linkiesta, non è ancora stata individuata e al vaglio ci sono diverse ipotesi. Pare da escludere che si possa trovare a Bologna, nei dintorni della Fabbrica italiana contadina (in gergo Fico) che aprirà nella primavera del 2016, giudicata “un po’ troppo cittadina” per il progetto bucolico che Farinetti ha in mente. Confermatissimo, invece, il fatto che i prodotti freschi dell’orto di Eataly saranno venduti solo in Italia, per preservarne la freschezza.

Ma dietro a questa operazione, ovviamente, c’è anche una questione di cifre: le vendite online di Eataly valgono al momento l’1% del fatturato totale (400 milioni di euro), una cifra solo apparentemente bassa, dato che la media del mercato è dieci volte più bassa (0,1%). Il problema, spiega Farinetti, è il margine. Nella vendita tradizionale è possibile crearlo e mantenerlo, mentre online “è molto difficile spostare i clienti dal fattore prezzo ad altro”. Obbiettivo dichiarato, quello di vendere il prodotto di qualità a un prezzo “giusto”, perché con la logica del prezzo basso non si arriva da nessuna parte e – anzi – “il contadino muore”.

La strategia è chiara: aggredire anche questo segmento del mercato, proprio per il fatto che non si è pienamente in grado di prevederne le evoluzioni. “Io – ha detto Farinetti alla platea degli imprenditori incontrati a Milano – ogni volta che vedo l’evoluzione dell’online sono preso dal panico. Penso che sia la stessa paura che aveva l’homo sapiens quando fu scoperto il fuoco o quella che in seguito l’uomo ha provato con la ruota e con l’automobile. Ma il segreto, a volte, è proprio avere panico”.

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