Il giornalista Mauro Buffa spiega nel servizio che è "dal 2004 che l'Ente spaziale europeo lavora per rovinarci l'immagine della stella natalizia". Critiche anche sul costo della missione: "100 milioni di euro. Francamente troppi"
L’atterraggio della sonda Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko è il risultato di dieci anni di studi e lavoro dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Nonché un risultato scientifico unico nella storia, perché per la prima volta l’uomo arriva su una cometa. Non è così però per il Tg4 diretto da Mario Giordano, che nell’edizione delle 19 dell’11 novembre (guarda il video al minuto 34:38 o il servizio caricato qui su DailyMotion) spiega come gli scienziati coinvolti nella missione – peraltro “quasi gli unici ad eccitarsi” – ci abbiano così rovinato l’immagine della stella natalizia. Perché, in fondo, dice il giornalista Mauro Buffa nel corso del servizio, la cometa non è altro che “un grosso sasso polveroso” che sarà bucato da un robot. “E fa quasi male sapere che il trapano è stato costruito in Italia“. Per non parlare poi della spesa della spedizione, “costata finora più di 100 milioni di euro. Francamente troppi anche per recuperare un reperto archeologico dell’universo”.
Il video inizia con Let it snow di Frank Sinatra in sottofondo e Buffa esordisce così: “Se c’è un corpo celeste che ci affascina come e forse anche più della Luna, questo è una cometa. L’astro con la coda luminosa, visibile anche di giorno. Uno passò sopra la natività, uno si è visto con sorpresa e stupore giusto l’anno scorso a novembre”. Poi le immagini Esa del decollo. “Non lo sapeva quasi nessuno, ma è dal 2004 che l’Ente spaziale europeo lavora per rovinarci questa immagine. Dieci anni fa è stata lanciata la sonda Rosetta e dopo un lunghissimo viaggio solitario adesso è arrivata alla cometa 67P, a più di 800 milioni di chilometri dal sole”. Segue la sequenza dell’atterraggio.
“Ecco le immagini nude e crude che ci manda, un grosso sasso polveroso. Su questo sasso fra poche ore scenderà un robot, farà un buco nella superficie e fa quasi male sapere che il trapano è stato costruito in Italia. Un sasso, un sasso e niente più. Nemmeno il mistero terribile, malefico, dell’asteroide del film Armageddon“. E poi le immagini delle esplosioni prese dal film. “Gli scienziati sono quasi gli unici ad eccitarsi. ‘La missione Rosetta – spiegano – ci svelerà segreti sulle origini della vita. Probabilmente la vita è arrivata sulla terra proprio sulla coda della cometa’. Una missione costata finora più di 100 milioni di euro. Francamente troppi anche per recuperare un reperto archeologico dell’universo”.
Il video ha iniziato a circolare in rete, dove molti utenti, tra twitter e facebook, hanno duramente criticato il servizio andato in onda. Sul sito di microblogging sono accompagnati dall’hashtag #Maurobuffasindignaperche. Eccone alcuni:
Non ci sono più le imprese spaziali di una volta
#Maurobuffasindignaperche non ci sono più le imprese spaziali di una volta https://t.co/OQQEJwJY7N
— Marco Bordo (@marco_bordo) 13 Novembre 2014
#Maurobuffasindignaperche si aspettava una roba del genere: pic.twitter.com/9zHzKLahVk
— Pino Mancini (@PinoManc) 13 Novembre 2014