Alla fine a Tor Sapienza, nella periferia dove nei giorni scorsi si sono verificate tensioni tra residenti e immigrati, è arrivato anche il sindaco Ignazio Marino. Ma ad accoglierlo, in quella che avrebbe dovuto essere una visita “senza clamore”, sono state le urla degli abitanti della zona: “Buffone, hai rovinato Roma”. Le critiche al primo cittadino non sono arrivate però solo in strada: “Ho visto un paradosso”, ha detto il segretario del Pd romano Lionello Cosentino, “il sindaco era a Londra, il Consiglio comunale intendeva riunirsi fino a mezzanotte sulle multe, con quello che stava succedendo. Mai c’è stata distanza più ampia di un ceto politico che non riesce a capire le priorità”. Solo questa mattina 17 minori sono ritornati nel quartiere dopo essere stati sgomberati dalle forze dell’ordine dal Centro d’accoglienza, ma hanno trovato le porte chiuse e un pullman che li ha riaccompagnati in altre strutture. La decisione del trasferimento è arrivata giovedì 13 novembre dopo giorni di scontri e rivolte nel quartiere della periferuia. Ma ancora la tensione nella zona non si è allentata. Alle 11 in un bar un uomo è stato colpito alle gambe a colpi di armi da fuoco. Marino non è il primo politico a fare visita al quartiere, lo ha anticipato in mattinata l’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio accompagnato da alcuni militanti di Casa Pound.
Video di Tommaso Rodano
Ignazio Marino nel quartiere è arrivato scortato da un cordone di forze dell’ordine. “Fatti un giro sui mezzi pubblici, guarda il degrado della città”, gli hanno gridato. Le contestazioni sono avvenuto dopo un incontro con i rappresentanti dei comitati di quartiere. “L’accoglienza è una cosa, la violenza e il disagio un’altra. Ci concentreremo sui problemi di questo quartiere senza venire meno all’accoglienza”, ha ribattuto Marino. “Per le periferie abbiamo inaugurato la metro C, il più grande investimento in questo Paese negli ultimi 15 anni, due miliardi di euro. Ed è in periferia, non nel centro di Roma”.
Video di Alessio Schiesari e Tommaso Rodano
Solo giovedì 13 novembre, la decisione delle forze dell’ordine di trasferire 43 minori dal Centro d’accoglienza “Il sorriso”. In mattinata però diciassette di questi sono ritornati nella struttura tra le proteste degli abitanti del quartiere. I ragazzi sono fuggiti dal centro provvisorio in cui erano stati sistemati e si sono presentati, con i vestiti dentro sacchetti di plastica, in quella che definiscono “la nostra casa”: “Non potete entrare, non potete stare qui”, ha detto la direttrice del Centro, Gabriella Errico. “Che facciamo, dobbiamo morire?”, ha risposto uno dei ragazzi. I minori sono stati poi nuovamente trasferiti in un’altra struttura. I disordini non sono dunque destinati a placarsi, dopo i violenti scontri dei giorni scorsi, con lanci di bombe carta e oggetti vari verso la struttura che ospita i rifugiati. Per gli abitanti della zona, la responsabilità della fuga dei ragazzi è degli operatori del Centro di accoglienza: “Li hanno fatti scappare apposta, perché senza i minori loro perdono il lavoro” ha accusato una residente. “Per noi qui gli immigrati ci possono anche stare – ha ribadito un’altra signora – sono gli operatori che se ne devono andare. Fino a quando rimarranno, noi continueremo a lottare”.
Tra i primi politici a presentarsi nel quartiere, c’è stato l’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio accompagnato da alcuni militanti del partito di estrema destra Casa Pound: “Sto pensando seriamente”, ha detto, “di prendere la cittadinanza di Roma per correre alle elezioni e diventare minisindaco qui a Tor Sapienza”. Anche il segretario del Carroccio ha annunciato che farà visita alla zona: “Andrò senza telecamere”, ha detto Matteo Salvini, “senza avvisar nessuno per capire cosa accade davvero in questo quartiere”. In mattinata un uomo è stato ferito a colpi di arma da fuoco in un bar di via Achille Vertunni, proprio nei pressi del quartiere di Tor Sapienza. Una persona ha fatto irruzione nel locale alle 11 di mattina e ha sparato una raffica di colpi davanti a clienti e camerieri che si sono rifugiati dietro al bancone. Dopo aver ferito uno dei presenti alle gambe, è scappato su uno scooter. L’uomo ferito è stato subito portato in ospedale e non sarebbe in pericolo di vita. Non si conosce l’identità di nessuno dei due uomini. La sparatoria è probabilmente legata alla malavita organizzata.